Intervento del CONAPA per i piccoli azionisti
Bruno Tabacci, Presidente del CONAPA, Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Piccoli Azionisti, su sollecitazione delle Associazioni aderenti ha ottenuto dal Governo la condivisione della necessità di superare gli inutili ostacoli burocratici e formalistici che impediscono ai Piccoli Azionisti di esercitare il loro diritto di voto.
Il Governo ha infatti approvato, in sede di conversione del decreto banche, un ordine del giorno orientato a sensibilizzare le banche "sulla messa a disposizione di procedure gratuite idonee a gestire, nel rispetto dei requisiti di legge, la richiesta e il rilascio delle attestazioni in via telematica per la partecipazione in assemblea dei piccoli azionisti anche ad iniziativa delle loro associazioni'.
Bruno Tabacci in merito all’iniziativa ha dichiarato: “E' importante che il Governo abbia fatto propri i contenuti della mia proposta: la tutela del risparmio garantita dall’art. 47 della Costituzione è ormai da connettere anche con la volontà popolare di partecipare alla proprietà delle grandi imprese nazionali, nei fatti verificata anche nell’ultima offerta pubblica di vendita di Poste Italiane. Il rischio consapevole dell’investimento azionario deve però accompagnarsi inscindibilmente con l’esercitabilità del diritto di voto attraverso le Associazioni di Piccoli Azionisti. Le banche sono chiamate ad utilizzare le nuove tecnologie anche ai servizi per gli investitori, e ad abbandonare vecchie pratiche burocratiche che ormai rappresentano solo un ostacolo alla partecipazione dei Piccoli Azionisti”
Il CONAPA è pronto e disponibile a confrontarsi costruttivamente con il Sistema Bancario e la Consob, nella consapevolezza che dovranno essere riviste anche le regole sul rilascio delle deleghe coerenti con la volontà del Legislatore e delle Autorità di Vigilanza Europee di aumentare la partecipazione assembleare di tutti gli Azionisti.
La creazione di valore per gli azionisti è ormai l’obiettivo primario di ogni società, in particolar modo per quelle quotate in Borsa, che da tale capacità traggono la loro principale fonte di visibilità sul mercato finanziario.
Ricordiamo l’Art. 47 della Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del Credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice ed al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”
Le cronache economiche riportano sempre più commenti e studi redatti da analisti indipendenti e Case di investimento che cercano da un lato di quantificare il valore della società analizzata, dall’altro di proiettare lo sviluppo della stessa sulla scorta di elementi noti e simulazioni sull’andamento delle principali variabili, valutando la credibilità dei piani industriali via via divulgati alla platea degli azionisti. Manca però spesso la voce indipendente delle professionalità presenti nella società analizzata, voce dalla quale il mercato non dovrebbe prescindere.
Solo la collettività di chi quotidianamente affronta le sfide del mercato in nome dell’Azienda può infatti esprimere, nell’interesse di tutti gli azionisti interessati alla sostenibilità dello sviluppo aziendale, quelle idee e suggerimenti che possono imprimere alla crescita aziendale una spinta decisiva. L’opinione e le proposte di chi esercita la propria professionalità in ambito finanziario, essendo per di più azionista, possono essere considerate, in altri termini, il punto di riferimento degli Azionisti interessati al mantenimento ed incremento di valore dell’Azienda; le Associazioni di Piccoli Azionisti rispettose delle norme di Legge e regolamentazioni sono lo strumento migliore per esercitare i propri diritti.
Paolo Brambilla