Affari Europei
Renzi cambia politica sulla Ue e sostituisce l'ambasciatore a Bruxelles
Migranti, banche, clausole di bilancio e North Stream. Momento delicato tra Ue e Italia. E così Renzi ha deciso di cambiare approccio e pensa seriamente alla sostituzione dell'ambasciatore a Bruxelles, Stefano Sannino. Il premier ha attaccato duramente l'Unione Europea alla vigilia dell'importante Consiglio di giovedì e venerdì, in particolare sulla questione dei migranti, sulla quale l'Italia subirà una procedura d'infrazione per la mancata raccolta delle impronte dei profughi.
"Procedura d'infrazione? Strabiliante", ha detto Renzi, che poi ha attaccato: "L'Italia sui migranti fa che deve, l'Europa no". Prima di arrivare ad accusare direttamente Bruxelles di una disparità di trattamento tra Italia e Germania. "Quello che va bene per Berlino non va bene per noi". Insomma, l'approccio del presidente del Consiglio verso l'Ue si è fatto molto polemico dopo gli ultimi provvedimenti disciplinari presi da Bruxelles nei confronti del nostro Paese.
A Palazzo Chigi, dopo le pesanti conseguenze del "no" della Commissione europea filo-Berlino sulla prima proposta di salvataggio delle quattro banche al tracollo, sembrano non volere continuare a subire i diktat di questa Ue a guida tedesca. Così Renzi avrebbe deciso di cambiare politica verso l'Ue e per questo anche di cambiare ambasciatore a Bruxelles.
Stefano Sannino, l'attuale ambasciatore italiano a Bruxelles, è considerato troppo morbido. Renzi invece vuole iniziare a rottamare anche lì. Tra i due ci sarebbero differenze di carattere e di vedute politiche. Sannino, come riporta il Corriere della Sera, avrebbe confidato agli amici: "Capisco che questa non è un’ambasciata come le altre, è come un ufficio distaccato del governo e ci vuole un rapporto particolare di fiducia". La sostituzione potrebbe essere annunciata già nel Consiglio dei ministri del 21 dicembre.