Affari Europei

Dazi, Cina, Putin: l'Europa continua a fare gli interessi della Germania

Dagli accordi commerciali con Trump all'apertura politica verso la Cina fino alla doppia linea con la Russia. L'Ue continua a fare gli interessi della Germania

L'EUROPA CONTINUA A FARE GLI INTERESSI DELLA GERMANIA

Diciamocelo francamente. Quando si tratta di accordi commerciali, l'Europa continua a seguire con grande cura gli interessi della Germania.  Come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Basti guardare a quanto accaduto nelle ultime settimane, anche negli ultimi giorni. Partiamo dall'incontro tra Jean Claude Juncker e Donald Trump alla Casa Bianca. Il presidente della Commissione europea e il presidente degli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo paziale sulla questione dei dazi, di fatto scongiurando una guerra commerciale che già si paventava all'orizzonte. Almeno per ora.

L'ACCORDO SULLE AUTO CON TRUMP FA ESULTARE LA MERKEL

Ma l'unico vero risultato è stato quello dello stop ai dazi sulle auto. Guarda caso l'argomento che maggiormente stava a cuore alla Germania. Già, perché come noto l'industria automobilistica di Berlino è la più importante d'Europa. E l'export verso gli Stati Uniti rappresenta un capitolo importante per frau Merkel. Frau Merkel che  non a caso ha salutato con entusiasmo l'esito dell'incontro tra Juncker e Trump. Il ministro degli Esteri tedesco è stato il primo a esultare pochi minuti dopo l'intesa, mentre il portavoce di Angela Merkel ha salutato l'accordo come "un'azione costruttiva". 

FRANCIA E GLI ALTRI PIU' FREDDI

E il resto d'Europa? Può aspettare.  Non a caso è stata più fredda la Francia, che ribadisce come una guerra commerciale vada evitata perché produrrebbe solo degli sconfitti, ma chiede che i termini dell'intesa siano chiariti presto: "è positivo tornare al dialogo con gli americani sulle questioni commerciali", ha detto il ministro dell'Economia di Parigi Bruno Le Maire, ma "una buona discussione d'affari può essere fatta solo su basi chiare e non puo' essere condotta sotto pressione", ha aggiunto l'inquilino di Bercy. Macron ha dichiarato che una buona discussione commerciale "non puo' che essere fatta su una base equilibrata, reciproca e mai sotto minaccia" e "a questo proposito, abbiamo una serie di domande e preoccupazioni che chiariremo". Dichiarazione molto diversa da quella della Germania e arrivata durante un incontro con il premier spagnolo Sanchez.

L'APERTURA UE ALLA CINA E GLI AFFARI TEDESCHI A PECHINO

Non solo. Anche sui colossi d'Oriente la politica commerciale europea sembra seguire gli interessi tedeschi. L'apertura alla Cina si è fatta sempre più importante, anche dal punto di vista politico, tanto che Bruxelles sembra ormai appoggiare pienamente le rivendicazioni di Pechino sull'isola contesa di Taiwan. Una mossa che arriva in un momento in cui l'interscambio commerciale tra Germania e Cina è in costante aumento e nel quale l'industria automobilistica tedesca, ancora lei, si sta ritagliando fette importantissime di mercato da quelle parti. 

LA DOPPIA LINEA CON LA RUSSIA DI PUTIN

Last but not least, la Russia. Da una parte l'Ue mantiene le sanzioni a Mosca ma dall'altra chiude un occhio sugli affari tra Berlino e Mosca. Già, perché al di là delle dichirazioni ufficiali il rapporto tra Merkel e Putin è buono e collaudato dal punto di vista commerciale, basti guardare alla realizzazione del progetto relativo al gasdotto che fa storcere il naso ad altri paesi europei. Insomma, l'Ue sembra proprio parlare ancora il tedesco.