Facebook e Google non vogliono nuovi casi Trump. Piano anti fake news in Ue
Dopo il caso delle scorse elezioni Usa, Facebook e Google si attrezzano per evitare che le fake news condizionino le elezioni nei paesi Ue del 2017
Le elezioni Usa convincono Facebook e Google: basta fake news
I colossi del web scendono in campo. Reduci dalle scorse elezioni americane, dove le notizie false hanno contribuito a spostare i voti degli elettori e in parte a consegnare la vittoria a Donald Trump, Facebook e Google si impegnano a cambiare strategia in vista delle prossime campagne elettorali europee, adottando nuovi strumenti in grado di filtrare e garantire l'autenticità delle notizie.
Così Facebook e Google vogliono evitare nuovi casi Trump
I due colossi sono infatti stati criticati duramente per non aver fatto nulla nel corso delle elezioni americane per porre un freno alla distribuzione delle fake news. E adesso molti osservatori sono preoccupati che vengano diffuse notizie manipolate anche in Europa, dove come negli Stati Uniti i movimenti populisti stanno aumentando i loro consensi.
Goggole lancia il sistema di controllo First Draft News per le elezioni in Francia
Per le elezioni presidenziali francesi, previste ad aprile, la non profit "First Draft News", finanziata da Google, ha per ora coinvolto 15 media francesi, tra cui Le Monde e AFP, per un programma volto a verificare i contenuti che circolano on line. Secondo un portavoce di Google, la stesso sistema di controllo sarà adottato anche durante le elezioni parlamentari tedesche, previste per settembre.
Il piano per la Germania
In Germania inoltre è stata proposta una legge che obbligherebbe i social media come Facebook e Twitter a togliere i contenuti falsi entro 24 ore dal loro riconoscimento. Facebook vuole procedere nella stessa direzione: in Francia ha proposto che ci siano una serie di passaggi con cui definire un post, prima attraverso l'analisi degli utenti, poi attraverso il controllo di organizzazioni media esterne a Facebook. In questo caso i post "contestati" appariranno in modo meno frequente sulla timeline. Lo stesso provvedimento è già stato adottato in Germania. Insomma, l'idea è chiara. Di casi Trump, a Facebook e Google, ne è bastato uno.