Glifosato, Merkel contro il ministro Schmidt: "Violata la linea del governo"
Angela Merkel contro il ministro dell'Agricoltura Christian Scmidt sul caso glifosato
Glifosato: Merkel contro ministro Schmidt, violata linea governo
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha redarguito il ministro dell'Agricoltura, Christian Schmidt. Il ministro ha votato si' in sede Ue alla commercializzazione del contestato erbicida glifosato, per altri 5 anni, violando la linea del governo di Berlino. Nella stessa votazione Paesi come l'Italia e la Francia hanno votato no al via libera della sostanza chimica presente in molti erbicidi in commercio, come il famoso RoundUp di Monsanto.
Merkel: "Episodi da non ripetere"
La Germania invece ha dato il suo ok cambiando la propria posizione nel corso dell'ultima riunione del comitato di controllo Ue, una mossa che non è piaciuta alla Merkel, tanto più che il conservatore Schmidt è un membro del suo partito, la Cdu. Il voto favorevole di Schmidt "non corrispondeva alla posizione concordata dal governo", ha affermato Merkel a margine di una conferenza stampa a Berlino. La cancelliera ha riferito di aver parlato con Schmidt e ha sottolineato che tali episodi "non devono essere ripetuti".
Le accuse dei socialdemocratici
Subito dopo il voto in Ue, il ministro dell'Ambiente Barbara Hendricks, una socialdemocratica, ha accusato il collega dell'Agricoltura di aver violato la fiducia dell'esecutivo. Il 'caso glifosato' minaccia ora di aggravare i rapporti tra l'alleanza conservatrice della Merkel e il Partito socialdemocratico (Spd) in un momento in cui le due parti si stanno preparando per i colloqui sul possibile rinnovamento della grande coalizione.
Il ruolo di Monsanto
Il glifosato fu introdotto nel 1974 dal colosso dell'agro-alimentare statunitense Monsanto, da poco acquistata dalla tedesca Bayer. Uno studio dell'Oms ha scoperto che era "probabilmente cancerogeno", ma ricerche successive non hanno supportato questa tesi. E a proposito di Monsanto-Bayer, ad agosto la Commissione europea ha deciso di aprire un'indagine approfondita per valutare l'acquisizione della compagnia statunitense che il colosso tedesco intende portare a termine. L'esecutivo comunitario teme che l'aggregazione, che potrebbe creare la maggiore compagnia integrata del mondo attiva nei pesticidi e nelle sementi, possa ridurre la concorrenza in questi due settori. Il 'verdetto' è atteso per gennaio.