Glifosato, l'Ue mette nel mirino Monsanto: "Pressioni sui pareri dell'Oms"
Esplode un nuovo caso sul glifosato, già denominato Monsanto Papers
GLISOFATO, ORA ESPLODONO I MONSANTO PAPERS
Esplode un nuovo caso sul glifosato, già denominato Monsanto Papers. "Da alcuni documenti emergono le pressioni esercitate dal gigante americano dei pestici per screditare l'Istituto di ricerca sul cancro dell'OMS (IARC) che aveva dichiarato il glifosato "probabile cancerogeno" e per sostenere il parere dell'Autorità europeo per la sicurezza alimentare (EFSA) e dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), le agenzie europee che hanno definito "improbabile" la cancerogenicità del glifosato". Lo ha dichiarato l'europarlamentare Nicola Caputo S&D nel corso di un'audizione pubblica delle commissioni Ambiente e Agricoltura del Parlamento europeo per discutere di come vengono portate avanti le valutazioni dei rischi sul glifosato, alla luce delle inchieste stampa secondo cui i dipendenti della Monsanto avrebbero cercato di influenzare le tali procedure.
PRESSIONI DI MONSANTO PER INFLUENZARE LE VALUTAZIONI DEI RISCHI?
"Ho chiesto a Tim Bowmer, presidente (ECHA), - spiega Caputo - perché la valutazione riguardava solo la singola molecola del glifosato e non le oltre 750 formulazioni con cui poi arriva in realtà in commercio. Bowmer ha ammesso questa lacuna della valutazione ECHA che quindi ignora gli effetti sinergici con altre sostanze chimiche. Si tratta di una notizia molto importante che rimette in questione i pareri dell'ECHA e dell'EFSA sulla cancerogenicità del glifosato". "Tuttavia - precisa l'eurodeputato Pd - "l'ECHA non crede che la pubblicazione dei dati sia importante". Questa dichiarazione mi sembra totalmente contraria al principio di trasparenza, che dovrebbe caratterizzare sia l'ECHA che l'EFSA, e soprattutto contraria alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha stabilito lo scorso 23 novembre 2016 che le autorità devono pubblicare tutti gli studi utilizzati per le valutazioni dei rischi dei pesticidi. Spero che il nostro lavoro ed i nuovi fatti emersi ispirino la decisione definitiva della Commissione Ue, prevista per il 6 novembre, sul rinnovo dell'autorizzazione del glifosato. La salute dei cittadini europei - conclude Nicola Caputo - deve essere messa al riparo da ogni interesse o profitto privato".