Allarme Grecia per l'Ue, la Germania dice no all'alleggerimento del debito
Torna l'allarme Grecia per l'Ue. Germania contro il Fmi: no all'alleggerimento del debito. Merkel intransigente in vista del voto
UE, TORNA L'ALLARME GRECIA
Il dossier Grecia torna a togliere il sonno all'Unione Europea. La Germania si oppone all'alleggerimento debito di Atene proposto dal Fmi. Berlino rifiuta il nuovo piano di salvataggio alla Grecia. Non riceverlo, per il paese greco, significherebbe sicuramente grabi perdite economiche per i creditori.
GERMANIA CONTRO IL FMI: NO ALL'ALLEGGERIMENTO DEL DEBITO
Il vice ministro delle Finanze tedesco Jens Spahn ha detto in un'intervista con l'emittente tedesca Deutschlandfunk che alla Grecia non deve essere concesso un "bail in" che comporterebbe delle perdite per i creditori sui loro prestiti, ribadendo l'opposizione del governo tedesco al taglio del debito di Atene. "Molto probabilmente arriveremo ad un accordo con il Fondo monetario internazionale che non richiede un taglio del debito".
Il Fondo monetario internazionale, che ha recentemente ammesso che la sua politica di "salvataggio" della Grecia è stata un disastro che ha prodotto il perpetuare di una depressione senza precedenti, ha più volte esortato i creditori a concedere alla Grecia una riduzione sostanziale del suo debito, ma a questo passaggio si oppongono sia la Germania, il più grande contributore al bilancio del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM), il fondo di salvataggio della zona euro, che la BCE.
MERKEL INTRANSIGENTE IN VISTA DELLE ELEZIONI
Ma la Merkel sembra poco disposta a fare concessioni. Non scordiamoci che le elezioni tedesche si avvicinano e che l'opinione pubblica non vede con favore nuovi aiuti e concessioni alla Grecia. E' possibile che la cancelliera scelga la strada dell'intransigenza, con tutte le conseguenze del caso.