Affari Europei
Trump-Merkel? La rottura dell'asse Usa-Germania non ci sarà. Ecco perché
In campagna elettorale Trump ha riempito di insulti la Merkel che però non ha mai risposto. E ora il suo pragmatismo le impone di non rompere l'alleanza
TRUMP E GLI INSULTI ALLA MERKEL IN CAMPAGNA ELETTORALE
Angela Merkel non ha mai incontrato Donald Trump. Eppure lo ha aiutato parecchio a ottenere l'elezione alla Casa Bianca. Durante la campagna elettorale, infatti, la Merkel è stata una presenza regolare nei discorsi di Trump. The Donald ha usato la figura di Merkel senza nessun freno, con tanto di paragoni e aggettivi di profonda critica e biasimo. Trump ha caratterizzato la Merkel come la rovina dell'Europa, descrivendo le sue politiche sui rifugiati come "folli" e "catastrofiche". Trump ha più volte paragonato la Merkel a Hillary Clinton: "Non vorrete mica un'altra Merkel alla guida degli Stati Uniti?"
FINE DELL'ALLEANZA USA-GERMANIA?
Tutto questo darebbe dunque pensare che i rapporti tra Germania e Stati Uniti sono destinati ad andare a rotoli. L'asse impostato durante gli 8 anni di presidenza di Barack Obama sarebbe dunque sull'orlo dell'abisso, con gli Stati Uniti che perderebbero un importante avamposto della loro politica estera in Europa. E con il conseguente spostamento verso la Gran Bretagna. Sintomatico in questo senso l'incontro immediato di Trump con Farage e contemporaneamente la visita di Barack Obama, l'ultima del presidente uscente in Europa prima della fine del suo mandato, con la prima tappa proprio in terra tedesca.
IL PRAGMATISMO DELLA MERKEL
Ma gli analisti e Trump non hanno fatto i conti con il pragmatismo e la visione politica della Merkel. Ma anche con le rispettive necessità. Al di là della retorica da campagna elettorale, infatti, Trump non potrà non tenere in conto l'importanza della benevolenza tedesca, per esempio sull'ospitalità fornita alle basi militari americani che da lì progettano le operazioni in Medio Oriente. Senza contare che Cia e Nsa hanno delle basi strategicamente fondamentali proprio in Germania.
PERCHE' LA ROTTURA NON CONVIENE NE' A TRUMP NE' A MERKEL
D'altronde, durante la sua storia politica, Merkel ha più volte dovuto fronteggiare uomini politici in pieno Trump style e ne è sempre uscita vincitrice, mantenendo la calma e mettendo al primo posto pragmatismo e realismo. E Merkel sa benissimo che alla Germania gli Stati Uniti servono, eccome. Per questo non ci sarà quella rottura che in molti prevedevano. Non c'è solo l'aspetto militare. Merkel deve considerare anche la centralità degli Stati Uniti per quanto riguarda l'export tedesco. Gli Usa sono infatti il principale partner commerciale della Germania. Automobili e prodotti chimici al primo posto.
Per questo la Merkel sta usando molta cautela nel rispondere alle provocazioni di Trump. Durante la campagna, nonostante una raffica di insulti, la Merkel ha rifiutato di essere provocata e non ha mai controbattuto, a differenza di altri leader europei come il francese Hollande che ha dichiarato che Trump gli fa venire "voglia di vomitare". Merkel è rimasta in silenzio e dopo l'elezione di Trump gli ha telefonato offrendogli di lavorare sulla base di valori condivisi, tra cui "il rispetto della legge e della dignità di ogni essere umano". Un'offerta che a nessuno, né a Germania né a Stati Uniti, conviene rifiutare.