Migranti, Kurz: "Asse volenterosi con Italia e Germania". Spaccatura a Berlino
Spaccatura tra Italia e Francia sul caso migranti. L'Austria lancia "l'asse dei volenterosi" con Seehofer e Salvini. E la Grosse Koalition si spacca in Germania
Migranti, spaccatura totale tra Italia e Francia
Parigi tenta di gettare acqua sul fuoco, ma restano le tensioni con l'Italia per il caso Aquarius dopo che ieri l'Eliseo ha definito "cinica e irresponsabile" la politica del governo Conte e il portavoce di En Marche, l'ha addirittura liquidata come "vomitevole". Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato il suo incontro previsto con l'omologo francese Bruno Le Maire, il quale ha espresso "rammarico" e si è augurato si possa tenere presto: sul tavolo c'era il tema delicatissimo della governance europea. Ma è in bilico anche la visita del premier Giuseppe Conte, atteso venerdì a Parigi da Emmanuel Macron.
Kurz e Seehofer lanciano "l'asse dei volenterosi"
Ma l'Italia non sembra isolata in Europa. Da Berlino, dov'era in visita, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, ha detto che i ministri dell'Interno di Germania, Austria e Italia sono pronti a formare "un'asse" contro l'immigrazione irregolare. Kurz ha parlato dopo un incontro a Berlino con il ministro dell'Interno tedesco, Horst Lorenz Seehofer, il bavarese della Csu, falco nel governo della cancelliera Angela Merkel. Kurz ha parlato di "asse della volonta'". Peraltro Kurz, un popolare che a Vienna governa con l'estrema destra, sta lavorando insieme ad alcuni Paesi europei, tra cui la Danimarca, alla creazione di "centri comuni" destinati ai migranti che non possono pretendere l'asilo dall'Ue o sono stati respinti, centri da creare fuori dai confini dell'Unione. Non e' chiaro dove li voglia piazzare, ma la stampa austriaca ha ipotizzato l'Albania.
Spaccatura nella Grosse Koalition della Merkel
L'Austria da luglio assume la presidenza di turno dell'Ue e il cancelliere ha rimarcato che si tratta di un'iniziativa nazionale. Già nei giorni scorsi la Commissione europea e' stata cauta nei confronti di questa idea, sostenendo che e' "preferibile e più efficace" rispetto ai paesi dell'UE agire insieme sulla politica di migrazione, piuttosto che iniziative nazionali. Ma invece i governi, spaventati dal successo elettorale di chi alimenta la paura per acquisire consenso, vanno in ordine sparso. Non a caso, la cancelliera Angela Merkel, ha invocato ancora oggi una "soluzione europea comune". E il ministro tedesco degli Esteri le ha fatto eco, definendo l'Italia "un pilastro" dell'Ue, che pone un problema meritevole di attenzione e una risposta europea.