Affari Europei
Polonia, in piazza i pro-Europa: cosí Mosca vuole Varsavia
Manifestazione in Polonia a favore dell'Unione europea. Ma Mosca non rinuncia alla sua influenza su Varsavia
Erano almeno 250 mila i manifestanti che nel week end sono scesi per le strade di Varsavia per manifestare contro il governo nazionalista ed euroscettico e per dimostrare l'appoggio della Polonia all'Unione europea. Il messaggio diretto al premier Beata Szydlo é chiaro: la Polonia é uno stato europeo che vuole restare in Occidente e nella Nato, lontano da Mosca e dai suoi richiami autoritari.
La Russia vuole che la Polonia ritorni nella sua sfera di influenza
Giá, perché Mosca dopo il crollo dell'impero sovietico e dopo un decennio di spaesamento ha rispolverato le sue mire egemoniche verso il centro Europa. La strategia di Putin é semplice: la Russia non puó dirsi al sicuro se non rimetterá nella sua orbita i Paesi dell'ex blocco sovietico. La Bielorussia é saldamente alleata di Mosca. L'Ucraina é nel limbo. Dopo l'annessione della Crimea e la guerra nell'est del Paese Mosca ha allentato la presa, ma é sicura che a Bruxelles sia arrivato il messaggio: Kiev é roba nostra e siamo disposti ad usare le armi per difendere la nostra sfera di influenza.
L'influenza della Russia nell'Europa dell'est é forte
La campagna di 'annessione' é forte anche nei Balcani: il richiamo nei confronti di Serbia e Montenegro é potente ed entrambi i Paesi guardano a Mosca come alternativa a Bruxelles. Anche l'Ungheria, pur membro dell'Ue, é interessata alle promesse di Mosca. Ma il vero nodo da sciogliere per Putin é la Polonia. Il piú grande Paese dell'Europa dell'est, economicamente, politicamente e geo-strategicamente rilevante.
Il governo polacco é eusoscettico, ma non filo-russo
Il nuovo governo di Beata Szydlo é sicuramente euroscettico, ma Mosca ora lavora perché sia anche filo-Russo. E lo fa proponendo accordi commerciali ed energetici, finanziando (e fondando) tv che parlano alla minoranza russofona nel Paese. Promettendo un futuro radioso a fianco del Cremlino. Il problema é che tra i polacchi é ancora forte il ricordo della dittatura sovietica e permane una forte diffidenza verso tutto ció che viene dall'est. L'Europa, pur con tutte le sue pecche, ha assicurato a Varsavia una crescita economica costante negli ultimi dieci anni che Mosca non puó certo assicurare.
a Varsavia grande manifestazione in favore dell'Europa
Quella del week end é stata una delle manifestazioni piu affollate dal 1989, l'anno della fine del comunismo nell'est europeo. La sua riuscita é dovuta al convergere di un appuntamento di protesta antigovernativa convocato dai gruppi europeisti con l'annuale marcia a favore dell'Unione. "Siamo qui per lottare per la libertà della Polonia e per la democrazia", ha detto l'ex capo dello Stato Bronislaw Komorowski, liberale, arringando la folla.
Negli ultimi mesi, da quando si e' insediato il governo guidato dalla Beata Szydlo, le mosse dell'esecutivo non hanno smesso di preoccupare i polacchi moderati e progressisti da un lato e la Commissione europea dall'altro, a partire da una legge che mette il canale televisivo pubblico sotto diretto controllo del governo. A paralizzare il paese e' stata la normativa con cui si modificano i criteri per la formazione del Tribunale costituzionale, che ha provveduto a bocciare la nuova legge. Il governo si e' rifiutato di prendere atto della sentenza della Corte e oggi ci si trova in uno scenario privo di un'autorita' di controllo sulla costituzionalita' delle leggi.