Ppe, incontro a Roma tra Berlusconi e Daul - Affaritaliani.it

Affari Europei

Ppe, incontro a Roma tra Berlusconi e Daul

Incontro giovedì a Roma tra Silvio Berlusconi e Joseph Daul. Forza Italia rinsalda i legami con il Partito popolare europeo e pensa al voto di primavera

 

Il riavvicinamento tra Silvio Berlusconi e la famiglia popolare europea é ormai in una fase di consolidamento. Dopo la fine burrascosa del governo presieduto dal Cavaliere e le vicende giudiziarie che lo hanno travolto, in Europa il Ppe aveva preso le distanze dal leader di Forza Italia. Ma oggi sembra che il partito nostrano si sia riconciliato con quello europeo. E l'incontro a Roma tra Berlusconi e Daul, segretario del Ppe, sembra sancirlo.

Incontro a Roma tra Daul e Berlusconi

Il prossimo 28 settembre a Roma dovrebbe esserci infatti un un incontro a pranzo tra il presidente del Ppe Joseph Daul e Silvio Berlusconi. L'appuntamento è in programma nell'ambito di una due giorni di riunioni del gruppo Ppe del Parlamento europeo all'Hotel Excelsior a Roma. 'Sicurezza comune e stabilità nella regione del Mediterraneo' è il titolo dell'incontro.

Ap sempre meno rilevante, il Ppe guarda a Berlusconi

Dopo le vicende travagliate del Centrodestra, con scissioni e spaccature, a Bruxelles hanno guardato per un certo periodo ad Alternativa popolare, giá Nuovo Centrodestra, la formazione guidata da Angelino Alfano. L'attuale ministro degli esteri, che aveva garantito la sopravvivenza del governo e dunque la stabilitá in Italia, sembrava essere l'uomo giusto per prendere le redini del Centrodestra dopo il ventennio berlusconiano. Ma l'incapacità di raccogliere consenso e federare l'area moderata ha spinto molti all'interno del Ppe a tornare a guardare a Berlusconi.

Tajani e la sentenza di Strasburgo

Il grande pontiere é stato Antonio Tajani che si é speso in prima persona per convincere tutti in Europa che Silvio Berlusconi é l'uomo giusto per tenere unito il centrodestra italiano. E molti ritengono che sia proprio Tajani l'uomo che il Cavaliere vorrebbe a capo del governo (anche se il diretto interessato smentisce). Specialmente se la sentenza della Corte di Strasburgo non dovesse riabilitare Berlusconi, lasciandolo fuori dai giochi. A quel punto il leader di Forza Italia si spenderebbe in campagna elettorale, ma non potrebbe correre da premier. E prioprio l'elezioni di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo, avvenuta con l'appoggio di Angela Merkel, é il simbolo della riconciliazione tra Ppe e FI.