Affari Europei
Puigdemont a Bruxelles, Istituzioni Ue blindate
Puigdemont cerca asilo politico a Bruxelles. L'ordine di scuderia delle Istituzioni Ue: nessuno parli con il fuggiasco
L'ordine di scuderia é: nessuno parli con Carles Puigdemont e il suo entourage. Il diktat é stato diramato dai vertici delle Istituzioni europee e si é diffuso in ogni ufficio della capitale belga. A Bruxelles é fatto divieto per ogni persona legata all'amministrazione europea di entrare in contatto con il gruppo di fuggiaschi che dopo aver dichiarato l'indipendenza della Catalogna sono scappati a Bruxelles passando per Marsiglia.
Le Istituzioni Ue vogliono rimanere fuori dai giochi
Il motivo di questo cordone sanitario intorno a Puigdemont e compagni é scontato: nessuno vuole in alcun modo essere strumentalizzato, usato per accreditare il leader catalano come un interlocutore politico. Tutti vogliono che sia considerato solo un delinquente sfuggito alla legge. E la patata passa così al governo belga che dovrà cercare di dirimere la questione. Il premier Michel, per evitare crisi di governo, non puó semplicemente consegnarlo a Madrid, ma spera che i giudici respingano la richiesta di asilo in modo che se ne possa lavare le mani.
Il partito popolare fa quadrato intorno a Rajoy
D'altronde nessuno in Europa ha riconosciuto l'indipendenza della Catatonia. E i vertici delle istituzioni europee sono tutte in mano a politici appartenenti al Partito popolare europeo, di cui fa parte anche Angela Merkel. Jean Claude Juncker, presidente della Commissione, Donald Tusk, del Consiglio, e Antonio Tajani, del Parlamento, sono stati uniti nell'affrontare la situazione. E proprio Tajani, in visita a Tunisi, ha dichiarato che non capisce perché Puigdemont abbia richiesto asilo politico al Belgio, visto che la Spagna é e rimane uno Stato di diritto. Spagna il cui premier, Mariano Rajoy, é anch'egli membro del Ppe.