Schaeuble avverte l'Ue: "Siamo sull'orlo di una nuova bolla speculativa"
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble lancia l'allarme sul rischio che il mondo stia "incoraggiando la formazione di nuove bolle speculative"
Schaeuble: "C'è il rischio di una bolla speculativa globale"
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble lancia l'allarme sul rischio che il mondo stia "incoraggiando la formazione di nuove bolle speculative". "Gli economisti in tutto il mondo - dice Schaeuble, intervistato dal Financial Times - sono preoccupati per il crescente rischio legato all'accumulazione di una liquidità sempre più alta e alla crescita del debito pubblico e privato. Anch'io sono preoccupato di questo".
Lagarde d'accordo: "Grandi minacce all'orizzonte"
Schaeuble oggi partecipa al suo ultimo Eurogruppo prima di lasciare il suo incarico nel governo e diventare presidente del Bundestag. Il suo allarme arriva dopo che il presidente del Fmi, Christine Lagarde ha detto che il mondo sta attraversando il suo miglior momento dall'inizio di questa decade, ma ha anche avvertito che ci "sono minacce all'orizzonte", legate "agli alti livelli di debito di molti Paesi, alla rapida espansione del credito in Cina e ai rischi eccessivi che ci sono sui mercati finanziari".
Schaeuble difende l'austerity, attacca Londra e appoggia Macron
Schaeuble difende l'austerità, sostenendo che si tratta di una parola che "rappresenta un modo anglosassone di descrivere una solida politica finanziaria, la quale non considera necessariamente un debito più alto una buona cosa. La Gran Bretagna - aggiunge - si è sempre fatta beffe del capitalismo renano... Ma noi sappiamo che questi strumenti dell'economia sociale sono più efficaci nel contrastare le crisi di quelli che esistono laddove la crisi è emersa". A questo proposito ricorda che il successo economico della Germania dipende dall'"aver rispettato le regole" e evitato deficit, ricordando che è dal 2014 che il paese ha bilanci in pareggio. Schaeuble assicura anche che il successo elettorale dell'Adf, la destra estrema, non avrà alcun effetto sugli impegni liberal-democratici della Germania: "Non c'e nessuna possibilità che la Germania ricada nel nazionalismo". Inoltre Schaeuble apprezza le "vigorose iniziative" di Emmanuel Macron per riformare l'Unione europea, anche se non non entra nel merito delle sue proposte. Sull'euro Schaeuble sostiene che la priorità è quella di "ridurre i rischi che sono troppo alti. Penso in particolare ai bilanci delle banche di molti Stati membri".
Rischio bolla sugli immobili nei tre quarti delle città del mondo
Ma anche gli analisti stanno parlando molto di un possibile rischio bolla. Il mercato immobiliare residenziale che fa capo alle principali città delle economie sviluppate "è ancora sopravvalutato" e quest'anno "è aumentato il numero di centri a rischio di bolla" rispetto al 2016. Secondo il rapporto annuale Global Real Estate Bubble Index del Chief Investment Office di Ubs Wealth Management, Toronto è la città più a rischio di bolla immobiliare, seguita, in ordine decrescente, da Stoccolma, Monaco di Baviera, Vancouver, Sydney, Londra, Hong Kong e Amsterdam. Per contro, in Europa è Milano la città che, secondo lo studio, offre le valutazioni più interessanti. Secondo gli analisti, inoltre, l'unica metropoli sottovalutata è Chicago, mentre tre quarti delle città del mondo sarebbero "sopravvalutate o a rischio bolla". Dal 2016 Francoforte, Zurigo e Ginevra si sono ulteriormente sopravvalutate, Londra è ancora a rischio ma meno dell'anno scorso. I prezzi reali degli alloggi, segnala lo studio, rimangono circa il 30% al di sotto del livello del 2007. La "lenta crescita economica ha continuato a penalizzare la ripresa dell'immobiliare residenziale" spiegano gli analisti. Gli ultimi dati segnalano tuttavia "un miglioramento nelle prospettive e un aumento costante dell'occupazione in Lombardia", che a sua volta sosterrà i redditi. Ubs ritiene che i prezzi delle case siano pertanto "destinati a salire". A Milano, indicano gli analisti, "un professionista qualificato nel settore dei servizi deve lavorare in media solo 5,7 anni per permettersi un appartamento di 60 metri quadrati, il che indica le condizioni più convenienti di tutta Europa".