Socialisti francesi in bancarotta: in vendita la storica sede di Rue Solférino
Adesso è ufficiale. Dopo la batosta senza precedenti alle urne per l'Eliseo, i socialisti francesi mettono in vendita la storica sede di Rue Solférino
Buco di bilancio, socialisti costretti a vendere rue Solférino
Adesso è ufficiale. Dopo i rumors delle scorse settimane è arrivata la conferma definitiva: uno dei simboli della politica francese è stato messo in vendita. Si tratta della storica sede del partito socialista in rue de Solférino. Sconfitti alle presidenziali, ancora peggio alle politiche, i socialisti francesi - che hanno visto ridursi al minimo i rimborsi elettorali - sono costretti a vendere la storica sede sulla rive gauche parigina.
Tempo fino a dicembre per trovare l'acquirente. Licenziati 60 dipendenti
La decisione, approvata in maniera sofferta dalla direzione del partito qualche settimana fa, è storica e viene vissuta con grande sgomento dall'elettorato francese. Ora si sanno anche i termini e le scadenze. Il partito si è dato tempo fino a dicembre per trovare l'acquirente giusto. E nel frattempo lascia a casa 60 dipendenti per la crisi economica in cui si trova immerso fino al collo.
La sede venduta dai socialisti a 55 milioni di euro
55 milioni di euro: questo il valore stimato della sede del partito socialista a Parigi. La prestigiosa location di 3.000 metri quadri in Rue de Solferino, sulla rive gauche parigina, a pochi metri dal parlamento, è stimata a "55 milioni di euro", ma questa valutazione è valida solo se l'edificio verrà considerato come abitabile, il che non è il caso oggi, riferisce l'agenzia immobiliare di lusso Barnes. Una stima, dunque, al netto dei lavori necessari per trasformare gli uffici in appartamenti. Per Barnes, "bisogna prevedere circa 6 milioni di euro di lavori per una totale ristrutturazione dell'edificio".
I socialisti affossati dalle faide interne
Rancori, faide interne, nessuna prospettiva. La candidatura fallimentare di Benoit Hamon all'Eliseo, l'uscita dal partito di Manuel Valls, passato a sostenere il presidente Emmanuel Macron, il risultato catastrofico delle politiche a giugno - con i deputati decimati, da 290 a 29 - sono stati colpi letali per il Ps. Colpito e affondato, il partito e' precipitato da 25 milioni di euro di finanziamento pubblico a 7 milioni. E le spese per la campagna presidenziale di Hamon, per quanto modesta, saranno rimborsate soltanto in parte e non prima dell'anno prossimo. Di qui la necessita' di cedere la sede storica del Ps voluta da Francois Mitterrand all'inizio degli anni '80.