Governo Conte-Salvini-Di Maio, tutti i giornali contro. Proprio tutti
Come faranno a reggere?
Il nuovo governo giallo-verde Conte-Salvini-Di Maio su un punto raggiunge l’unanimità: l’opposizione pregiudiziale e senza paletti e freni di tutti i giornali italiani. Ma proprio tutti. Basta sfogliarli per rendersi conto dell’ostinata pervicacia della loro opposizione, che fa il paio con l’assenza del sia pur minimo riconoscimento positivo. Giusto così, per equilibrare un po’ e non essere monocordi.
E’ un inedito, finora era diverso.
C’erano finora i giornali di sinistra, come Repubblica, il Corriere e il Fatto amici e sinergici coi governi di sinistra, da Monti a Letta, a Renzi e a Gentiloni. E l’un contro l’altro armati i giornali di destra, Il Giornale e Libero, uguali e contrari, all’opposizione di tutto quel che si muovesse nel campo avverso. Una sorta di sistema dell’alternanza editoriale destra-sinistra fisso, immutabile, autoreferenziale e pregiudiziale, al di là di ogni dato di realtà.
Ora che i concetti ormai logori e finti di destra e sinistra sono stati disintegrati dall’alleanza Cinquestelle-Lega e che la contrapposizione è divenuta quella tra popolo ed élite, tutti i giornali perdono la maschera e si mostrano per quel che sono diventati, ossia strumenti dell’establishment e della Casta.
E giù botte da orbi ai nuovi barbari, dipinti a tinte fosche come spergiuri e bru bru con i calzini a righe, parvenu del Potere che dureranno poco. Con annessa difesa sotterranea dello status quo, del Palazzo e dei suoi sempiterni mandarini.
Non sarà affatto facile per Conte, Salvini e Di Maio governare con tutti i giornali contro.
Casalino, nuovo portavoce del governo, avrà il suo bel daffare.
Devono stare molto attenti, i nostri absolute beginners. Andare avanti per la loro strada. Non farsi comprare. Resistere alle lusinghe erotiche del Ponentino e soprattutto non fidarsi dei giornalisti e degli opinionisti del regime. Sono capaci di travestimenti e lusinghe, corteggiamenti e avance. Ma non bisogna dimenticare che sono agenti provocatori capaci di spacciare polpette avvelenate e fare del male, come divulgare una bozza di programma fake come ufficiale e così far saltare un governo e far crollare i mercati spostando la politica e stimolando lauti guadagni per speculatori al ribasso.
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Riceviamo e pubblichiamo da un lettore
Egregio Perrino, “Tutti i giornali contro, ma proprio tutti.” Bello schieramento, ma (domanda) è davvero così alta la sua capacità d'impatto? Se guardimo ai numeri (un senso ce l'hanno ancora) delle loro capacità di movimento in avanti sul fronte (delle edicole) , bé, non c'è tanto da crederci. Magari un aiutino, quello sì, viene dalla loro versioni on-line, ultima linea di resistenza. Effetto più deflagrante sarebbe (?) , quello delle televisioni, non a caso oggetto della massima allerta e vigilanza. Non è forse vero che Milena Gabanelli è stata giubilata da Mario Orfeo ...”almeno fino alle (passate) elezioni? Ad altri, un po' aggressivi sul piano dell'impatto, ham fatto la stessa sorte in casa Berlusconi?> Ma tantè! Le forze congiunte ed allineate (con chi?) stanno prendendo posizione. Potrebbe però anche accader che la strategica spallata contro la fortezza giallo-verde, risulti essere come quelle tragicamente note di Cadorna.... una carneficina (di giornalisti, innanzitutto). Avanzate che vedono a lasciar sul campo migliaia di … lettori, enza arrivar nemmeno a scorgere l'obiettivo dell'azione. Con i radar in movimento, stiamo un po' a veder le mosse delle linee avversarie al nuovo governo.
Valerio Monaco