La colpa della morte dei bambini di Gaza è di Hamas
Israele, l'unica democrazia del Medio Oriente, ha il diritto di vivere in pace
La risposta all’uccisione di 1.400 israeliani e al rapimento dei 220 fatti ostaggi
Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh non trattiene le lacrime parlando dei bambini uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. La risposta sulle ragioni e le conseguenze dell’attacco a Gaza, l’ha data qualche giorno fa un soldato israeliano che, alla domanda di un giornalista italiano (“Non l’addolora pensare che tanti bambini moriranno?”), ha affermato: “Mi dispiace per i bambini, ma la colpa è di Hamas”.
E’ superfluo dire che se si nascondono le armi e i missili sotto gli ospedali e le scuole, se i bambini e i civili muoiono a causa dei bombardamenti, la colpa non è di chi attacca, ma di chi nasconde le armi sotto gli ospedali e le scuole. È superfluo dire che non sono stati uomini ma animali (si rilegga “Se questo è un uomo” di Primo Levi) i terroristi che il 7 ottobre hanno fatto irruzione durante una festa di giovani e sono entrati nelle case per uccidere, stuprare, tagliare teste ai bambini, infierire sui corpi, con un bilancio di 1.400 morti e 220 prigionieri trattenuti come ostaggi.
C’è un odio ricorrente nei confronti di Israele, non sono bastati i sei milioni di ebrei eliminati durante l' Olocausto. Israele - l’unica democrazia del Medio Oriente -, come tutti i giusti, vuol vivere in pace. Non a caso uno dei quattro angeli di Giacobbe è la pace (gli altri sono la misericordia, la giustizia e la verità).
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