Ascolti tv, crisi finanziaria: boom dei temi economici in tv
L’audience delle rubriche economiche cresce del 15% rispetto al 2017
I dati pubblicati sono a cura di Anthony Cardamone, responsabile ricerche del colosso pubblicitario Omnicom Media Group.
Il Def e la legge di stabilità incombono sulle nostre teste e sui nostri portafogli. I timori sugli aumenti delle tasse, sulla flat tax e sull’incremento del deficit agitano sia i talk-show che le notti degli italiani; si spiega così la maggior attenzione che il grande bacino televisivo sta esprimendo nei confronti degli spazi dedicati all’economia sul piccolo schermo. Va detto che i temi riguardanti il nostro portafoglio sono trasversali e contaminano tutte le tipologie di programmi seguiti dal grande pubblico, non è quindi facile per i contenitori tv che si dedicano specificamente a questi argomenti trovare la chiave giusta: il rischio di sconfinare nei tecnicismi e nello scadere in algoritmi incomprensibili ai più è dietro l’angolo. Detto questo, la qualità dei programmi è molto buona e i giornalisti che ci lavorano si sforzano di rendere commestibile una materia a volte ostica. Ma andiamo a vedere nel dettaglio gli ottimi numeri e i profili delle principali rubriche economiche, a partire da quelle della tv di Stato:
TG1 Economia, che per decenni siamo stati abituati a vedere in coda al TG1 delle 13.00 e che Mario Orfeo ha spostato alle 16.30, ha consolidato in questo 2018 una media di circa 1.400.000 telespettatori, con una share media del 13.1%. Il paragone con lo stesso periodo dell’anno scorso (gennaio-settembre 2017) parla chiaro: +10% di audience e +0.7% di share. La rubrica del capo-redattore Michele Renzulli è seguita in larga maggioranza dalle donne (72%) per via della collocazione oraria; il pubblico della trasmissione è molto maturo, circa l’81% degli spettatori ha più di 55 anni e circa il 67% ne ha più di 65. Il target ad alta scolarità (laureati) rappresenta in media il 5% dell’audience e su questo cluster la trasmissione raggiunge circa il 10% di share; sul target a bassa scolarità (licenza elementare) raggiunge invece quasi il 20% di share, asservendo a pieno alla funzione di servizio pubblico destinato a tutti. A livello geografico il programma riscuote maggior successo nelle aree del Centro (27% del pubblico totale, share media 16%) e in alcune regioni del Sud (comprese le isole, raggiungono il 35% del pubblico complessivo). In particolare le regioni con affinità più alta risultano: Marche (share 18%), Lazio, Toscana, Umbria e Veneto (15%) e Sardegna (14%). Di contro, le regioni in cui la trasmissione ha minor presa sono Lombardia (10%), Trentino (11%), Campania, Sicilia, Piemonte e Friuli (12%).
Ida Baldi
In campo Rai spicca anche lo spazio di Rai News 24, Economia24, in onda in un orario non facile come le 17.30, curata minuziosamente da Ida baldi e condotta dai bravi Giuliana Palmiotta e Fabrizio Angeli. Con circa 56.000 spettatori medi e una share dello 0.5%, la rubrica curata minuziosamente da Ida Baldi ha registrato quest’anno un incremento notevole di audience, portandosi addirittura a un +40% rispetto allo stesso periodo del 2017 (+0.1% di share). Il programma è seguito in leggera prevalenza dalle donne (53%) e, punto di forza, il pubblico della trasmissione è più giovane rispetto ai canali generalisti: gli under 65 sono circa il 51% del totale e il 40% dell’audience è costituito da individui compresi tra 45 e 64 anni. Il target ad alta scolarità (laureati) rappresenta un alto 15% dell’audience e su questo cluster la trasmissione raggiunge in media l’1,1% di share. A livello geografico il programma riscuote maggior successo nelle aree del Centro (35% del pubblico totale, share media 0,8%). In particolare, le regioni con affinità più alta risultano Lazio (share 1,1%), Umbria (0,9%), Marche (0,8%) e Lombardia (0,7%). La trasmissione è meno seguita in Puglia (0,1%), Campania, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia (0,2%).
Anche la TGR della Rai dice la sua, con Piazza Affari – in onda dal lunedì al venerdì alle 15.05 – in grado di ottenere una media di più di 900.000 spettatori tra gennaio e settembre di quest’anno, registrando una share media del 6.8% e facendo un balzo in avanti del 20% in termini di audience e dello 0.9% per ciò che riguarda la share rispetto al periodo omologo del 2017. La trasmissione è seguita in leggera prevalenza dalle donne (55%); il pubblico della trasmissione è molto maturo, circa l’80% degli spettatori ha più di 55 anni e circa il 60% ne ha più di 65. Il target ad alta scolarità (laureati) rappresenta in media il 12% dell’audience e su questo cluster la trasmissione raggiunge il 12% di share. A livello geografico, il programma riscuote maggior successo nelle aree del Centro (28% del pubblico totale, share media 8,2%).
In particolare, le regioni con affinità più alta risultano Sardegna (share 12%), Marche, Umbria, Molise, Abruzzo (9%) e Lazio (8%). Di contro, le regioni in cui la trasmissione ha minor presa sono Sicilia (4%), Campania, Puglia (5%), Toscana e Calabria (6%).
Andrea Bignami
Cambiando rete e passando a Sky, Sky TG24 Economia è il programma economico che quest’anno ha segnato l’incremento maggiore: con circa 50.800 telespettatori medi sul satellite e circa 35.500 sul digitale, la rubrica in onda dal lunedì al venerdì alle 18.30 sul primo canale di Sky ha ottenuto un +30% di audience sul satellite e addirittura un +69% sul digitale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con una share dello 0.4% SAT e dello 0.3% DTT, la rubrica condotta nel tempo da Andrea Bignami, Marco Congiu o Alessandro Marenzi ha registrato in entrambi i casi un positivo dello 0.1% rispetto a gennaio-settembre 2017. Il target è prevalentemente maschile (60% del totale) e meno maturo rispetto alle tv generaliste. Sul cluster dei laureati la trasmissione sfiora l’1% di share per quel che riguarda la piattaforma Pay, mentre sul digitale terrestre ottiene sul target circa lo 0,6% di share. A livello geografico la trasmissione è più affine con le aree settentrionali (dove risiede un numero maggiore di abbonati pay).
Alan Patarga
In ultimo, il canale all-news di Mediaset TGCOM 24 e il suo notiziario, TgEconomy: dopo 5 anni di collaborazione con Class Cnbc, a partire da gennaio 2017 Mediaset ha scelto di autoprodurre l'informazione economico-finanziaria di Tgcom24. Il responsabile della neonata redazione è Alan Patarga scelto e valorizzato da Paolo Liguori , ex penna de Il Foglio e da dieci anni a Mediaset come inviato economico e conduttore (con Paolo Trombin) della rubrica Borse del Tg5 e già conduttore dello stesso Tgcom. L'economia di Tgcom24 conta 7 edizioni quotidiane dal lunedì al venerdì di TgEconomy, di cui 6 notiziari flash con gli aggiornamenti dai mercati finanziari e una edizione tematica più lunga alle 14,40. Ai notiziari si aggiunge l'approfondimento settimanale Pil & ControPil, in onda tutti i venerdì alle 19,30 e dedicato al dibattito sui grandi temi di attualità economica, che nel tempo ha visto avvicendarsi ospiti come Elsa Fornero, Giulio Tremonti, l'ad di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi, gli economisti Carlo Alberto Carnevale-Maffè e Alberto Forchielli, Nicola Porro, Alberto Brambilla e molti altri. Con una media di circa 42.000 spettatori e lo 0.4% di share, anche l’informazione economica di Tgcom24 vede i propri numeri in crescita, con un +20% di audience e un +0.1% di share rispetto al 2017. Il profilo dei telespettatori vede una leggera prevalenza maschile (56%), mentre per quanto riguarda l’età gli over45 rappresentano il 72% dell’audience; la rete è leggermente meno affine al pubblico del sud, così come per tutte le emittenti all-news.
Insomma, a tutti gli effetti si può affermare che l’economia e i suoi temi più spinosi tirano sempre di più in televisione. L’audience aggregata di queste trasmissioni è pari a circa il 15% in più rispetto allo scorso anno, mettendo bene in luce come gli italiani siano molto attenti alle sorti delle loro tasche in questo periodo di tumulti politici.
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