Cinefestival

Gottardo un mito per il futuro: film e installazioni

@Andrea_Radic

Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con il Consolato generale di Svizzera a Milano, presenta una rassegna dedicata al tema dei treni nel cinema

GOTTARDO
UN MITO PER IL FUTURO
FILM E INSTALLAZIONI
DAL 23 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2016


Il primo giugno 2016 sarà ufficialmente inaugurata la galleria di base del San Gottardo, il tunnel ferroviario più lungo del mondo. Con una lunghezza record di 57,1 km, la galleria di base del San Gottardo è l’elemento centrale della Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA) ed è il cuore del corridoio Rotterdam-Genova, corridoio che unisce il Mare del Nord al Mediterraneo. Con quest’opera di eccezionale portata, simbolo di valori svizzeri quali l'innovazione, la precisione e l'affidabilità, la Svizzera fornisce un contributo essenziale all'infrastruttura dei trasporti europea. La messa in servizio commerciale della galleria di base da parte delle Ferrovie federali svizzere è prevista per l’11 dicembre 2016.

Per celebrare un evento così importante, Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con il Consolato generale di Svizzera a Milano, presenta una rassegna dedicata al tema dei treni nel cinema e una mostra-installazione nel foyer di Spazio Oberdan.

Treno e cinema si sono da sempre molto “frequentati” - basti pensare a uno dei primissimi film della storia, L’arrivo di un treno alla stazione di La ciotat dei fratelli Lumière, inserito in questo programma -, di certo per le loro numerose affinità: il paesaggio che scorre fuori dai finestrini rimanda ai fotogrammi della pellicola, con una visone che cambia di continuo; inoltre il treno, come la sala cinematografica, è un luogo di incontri, confronti, esperienze condivise con altri che, magari, prima di mettersi in viaggio non si conoscevano.

Sedici i titoli in programma, fra i quali quello che aprirà la rassegna, Il vetturale del San Gottardo, rarissimo lungometraggio sulla realizzazione del primo traforo del San Gottardo che la Cineteca di Milano, partendo dal negativo d’epoca conservato nei propri archivi, aveva restaurato in collaborazione con la Cineteca Svizzera e presentato nel 2011 alla Mostra del Cinema di Venezia.

Le altre opere in calendario attraversano tutta la storia del cinema: si va dal leggendario Il cavallo d’acciaio di John Ford (1924, mai proiettato a Spazio Oberdan, a capolavori degli anni Trenta come L’angelo del male (Jean Renoir, con Jean Gabin in una delle sue migliori prove d’attore), Shanghai Express (J. Von Sternberg, con una fiammeggiante ed enigmatica Marlene Dietrich), La signora scompare (A. Hitchcock). Due titoli provengono dagli anni Cinquanta: un classico, Il ferroviere (di e con Pietro Germi), e il raro Il treno della notte, del maestro polacco Jerzy Kawalerowicz. Più recenti sono poi Café Express (N. Loy, 1980), Singolarità di una ragazza bionda (M. De Oliveira, 2009) e Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet (J.-P. Jeunet, 2014).

Infine due appuntamenti particolari: quello con il doppio Buster Keaton di The Railrodder e Buster Keaton Rides Again, opere di metà anni 60’ in cui il leggendario comico, ormai sul viale del tramonto, appare in tutta la sua surreale, malinconica grandezza; e la proiezione in anteprima per Milano di Attraverso le Alpi, viaggio che tocca Italia, Francia, Austria, Svizzera Germania e Slovenia per farci scoprire la bellezza di una delle più importanti catene montuose del mondo e la sua importanza  come luogo di passaggio di uomini e merci.

Quanto alla mostra nel Foyer, pensata anche per un pubblico di bambini, saranno esposte immagini fotografiche e alcuni plastici che riproducono con modellini di treno elettrici il percorso ferroviario della linea che interessa la nuova galleria di base del San Gottardo, per dar modo a tutti di rendersi conto dell’importanza di un progetto che renderà più semplice e proficua la comunicazione fra diversi stati.

SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO

LUNEDÌ 23 MAGGIO 
h 18.30
Il vetturale del San Gottardo - Copia restaurata 
(Ivo Illuminati, Hans Hinrich, It., 1942, 83’) Ingresso libero
Favre, brillante ingegnere, vince il concorso per realizzare il traforo del San Gottardo. Dovrà fronteggiare l’ostilità degli alpigiani, contrari all’opera, e la natura ostile. Un ingegnere rivale, che cerca di boicottarlo corrompendone l’assistente attraverso le malizie di una donna, ottiene i piani di lavoro del traforo e mette in atto un sabotaggio. Favre morirà ma il suo assistente, onorandone la memoria, porterà a termine il traforo, conquistando il favore degli abitanti della zona.
Fondazione Cineteca Italiana, partendo dal negativo d’epoca conservato nei propri archivi, ha completato il restauro in collaborazione con la Cineteca Svizzera. Sostanzialmente ignorato da tutte le filmografie ufficiali, il film, oltre ai propri meriti artistici, rappresenta un’importante testimonianza della volontà di Italia e Svizzera di aprirsi verso l’Europa.
La proiezione sarà introdotta dal Console di Svizzera a Milano Félix Baumann.
Al termine, buffet per tutti i presenti.
Ingresso libero

MARTEDÌ 24 MAGGIO 
h 17.00
Il ferroviere (Pietro Germi, It., 1955, 114’)
Andrea guida i treni, non è più giovane e ha perduto ogni entusiasmo. Qualche volta esagera con il vino. In seguito a un incidente ferroviario a causa del quale subisce un’ingiusta punizione, entra in crisi. Saranno il calore della famiglia e la solidarietà degli amici a restituirgli la pace.

MERCOLEDÌ 25 MAGGIO 
h 17.00
Il treno della notte (Jerzy Kawalerowicz, Pol., 1959, 99’) v.o. sott. it.
Un viaggio notturno in treno che diventa occasione di incontro e confronto fra diversi personaggi, ognuno con le proprie storie di disagio, malessere, frustrazione. Protagonisti principali un uomo e una donna: lui medico chirurgo appena uscito da un’infelice esperienza professionale, lei prostrata da uno stato di crisi profonda.

h 21.00
L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L. e A. Lumière, 1895, 1’)
Forse il secondo film della storia del cinema, e il treno era già il protagonista.
Il cavallo d’acciaio (John Ford, USA, 1924, 133’) v.o. sott. it.
Un ingegnere che sogna di costruire ferrovie viene ucciso, nel 1853, da un bandito alleato con gli indiani. Nel 1862 Lincoln dà il via alla costruzione della ferrovia. Il figlio dell'ingegnere si unisce all'impresa, aiuta un ingegnere amico del padre, si innamora della figlia di questi, vendica il padre e respinge, assieme agli operai, l'attacco degli indiani. Le locomotive "Jupiter" e "116" cominciano la traversata del West.

GIOVEDì 26 MAGGIO 
h 17.00
L’angelo del male (Jean Renoir, Francia, 1938, 100’) v.o. sott. it.
Jacques Lantier è un macchinista di treno, dal carattere violento e passionale, spinto all’etilismo da una tara ereditaria. L’uomo è al corrente di un delitto: il vicecapostazione Roubaud, marito di Séverine, ha ucciso il ricco seduttore della donna. Per tacitarlo, Séverine seduce Lantier, e poi, innamoratasi di lui, tenta di indurlo a uccidere il marito. Durante una crisi, Lantier uccide invece la donna, e poi si suicida gettandosi dal treno in corsa.

SABATO 28 MAGGIO 
h 17.00
Shanghai Express (Joseph von Sternberg, USA, 1932, 80’) v.o. sott. it.
Sullo sfondo di una Cina sconvolta dalla guerra civile, il viaggio del treno Pechino-Shanghai, nella cui lussuosa prima classe un medico inglese ritrova Shanghai Lily, prostituta d’alto bordo di cui si era perdutamente innamorato. I due scoprono di amarsi ancora, e quando la vita dell’uomo verrà messa in pericolo dall’attacco di una banda di ribelli, Shanghai si mostrerà pronta a sacrificarsi per lui.

h 21.15
La signora scompare (Alfred Hitchcock, UK, 1938, 97’) v.o. sott. it.
Durante un lungo viaggio su un treno intercontinentale, una ragazza inglese, Iris, fa amicizia con una simpatica vecchietta, Miss Froy, che a un certo punto scompare senza lasciare traccia. Iris la cerca ovunque ma senza risultati e nessuno dei passeggeri è disposto ad aiutarla. Tutti, anzi, sostengono di non aver mai visto l'anziana signora e trattano Iris come se fosse una svitata. Solo Gilbert, un musicologo, si offre di collaborare con lei nella ricerca che li porterà a scoprire la verità nascosta dietro la misteriosa sparizione.

DOMENICA 29 MAGGIO 
h 15.00
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet (Jean-Pierre Jeunet, Fr/Canada, 2014, 105’)
T.S. Spivet ha 10 anni e vive in un ranch del Montana con il padre, un cowboy silenzioso, e con la madre, una studiosa di di cavallette e altri insetti, che da vent'anni è alla ricerca di una mitica specie di scarafaggio. T.S. è un genio e disegna su un taccuino mappe bellissime e meticolose, cercando di dare un ordine alle cose: il comportamento della sua famiglia, degli animali e delle piante, dei posti e delle cose. Una notte, il ragazzo sale su un treno merci e attraversa l'America per andare a ricevere un importantissimo premio conferitogli dall'Istituto Smithsonian per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo.

h 19.00
The Railrodder (Buster Keaton, Gerald Potterton, John Spotton, Canada, 1965, 24’) v.o. sott. it.
Un piccolo capolavoro surreale: un uomo attraversa tutto il Canada senza mai scendere da un carrello di servizio su rotaie.
Buster Keaton Rides Again (John Spotton, con Buster Keaton, Canada, 1966, 55’) v.o. sott. it.
Durante le riprese del film The Railrodder, il regista canadese John Spotton filma Buster Keaton, regalandoci il ritratto di un uomo incredibile dai mille talenti, divenuto un’autentica leggenda del cinema.

MERCOLEDì 1 GIUGNO 
h 17.00
La signora scompare (Alfred Hitchcock, UK, 1938, 97’) v.o. sott. it.
Replica, vedi in 28 maggio.

GIOVEDì 2 GIUGNO 
h 15.00
Treno popolare (Raffaello Matarazzo, Italia, 1933, 63’)
Una domenica mattina, Lina, Giovanni e Carlo prendono il treno popolare Roma-Orvieto per una gita al fiume. I due ragazzi si contenderanno la bella Lina per tutta la giornata e alla fine sarà Carlo a baciarla. Sul treno di ritorno, Giovanni è sconcolato, ma incontra la giovane Maria…
Elettrificazione della ferrovia del Gottardo (1922, 36’)
La costruzione delle prime locomotive elettriche per la linea ferroviaria del Gottardo.

h 19.00
L’angelo del male (Jean Renoir, Francia, 1938, 100’) v.o. sott. it.
Replica, vedi in 26 maggio.

VENERDÌ 3 GIUGNO 
h 17.00
Shanghai Express (Joseph von Sternberg, USA, 1932, 80’) v.o. sott. it.
Replica, vedi in 28 maggio.

SABATO 4 GIUGNO 
h 17.00
Café Express (Nanni Loy, Italia, 1980, 90’)
Michele Abbagnano, quarantacinquenne menomato nella mano sinistra e disoccupato non per cattiva volontà, per mantenere se stesso e l'asmatico figlioletto Cazzillo è solito vendere clandestinamente caffè, latte e cappuccino sul treno che nelle ultime ore della notte viaggia da Vallo della Lucania a Napoli. Notissimo ai viaggiatori abituali, Michele incrementa le sue del resto modeste entrate con altri piccoli servizi, come svegliare i dormiglioni in prossimità delle piccole stazioni, coprire le effusioni degli amanti clandestini; e così via. La sua figura ha finito per fare parte del treno n. 818. Una notte, però, il destino si accanisce contro di lui. Un "boss", che sa della sua attività, tenta di ricattarlo e di imporgli una "protezione". Cazzillo, stanco di stare nel collegio al quale è stato affidato dal padre che sognerebbe un futuro migliore per lui, è fuggito e si trova sul convoglio. Lo stesso personale del treno, messo in allarme da inesorabili telegrammi ministeriali e in attesa dell'arrivo di un Ispettore Capo, si trova costretto ad una estenuante e notturna caccia all'uomo. 

h 21.15 
Il treno della notte (Jerzy Kawalerowicz, Pol., 1959, 99’) v.o. sott. it.
Replica, vedi in 25 maggio.

DOMENICA 5 GIUGNO 
h 15.00
Singolarità di una ragazza bionda (Manoel De Oliveira, Port./Fr./Spagna, 2009, 61’) 
Portogallo. Sulla via per l'Algarve, Macário decide di raccontare ad una compagna di viaggio la storia del tormentato, grande amore della sua vita. Le racconta di quando, impiegato nell'ufficio dello zio Francisco, si è innamorato della ragazza della casa di fronte, degli stratagemmi inventati per conoscerla e di come ben presto abbia deciso di sposarla. Le racconta poi dell'opposizione di suo zio alle nozze e dell'allontanamento da Lisbona per andare a seguire alcuni affari nelle isole di Capo Verde. E le racconta infine di come, tornato in patria ricco e pieno di speranze per coronare finalmente il suo sogno d'amore, abbia dovuto rinunciare a causa di un amico imbroglione che lo ha lasciato senza un soldo, allontanandolo ancora una volta dai suoi propositi matrimoniali.

LUNEDì 6 GIUGNO 
h 19.00
Attraverso le Alpi (Giancarlo Bertalero, Filippo Ciardi, Italia, 2016, 80’)
Anteprima Ingresso libero
Di chi sono le Alpi? Chi ne regola la “vita”, le persone che le abitano o le merci e i passeggeri che le attraversano? Avete mai pensato a quante e quali merci sono trasportate ogni giorno su camion e treni attraverso tunnel e valichi alpini, e come questo incide sulla vita quotidiana dei cittadini di gran parte dell’Europa e sull’ambiente naturale? Questo film vuole evidenziare l’importanza di queste domande e cercare delle risposte mediante un viaggio degli autori attraverso le Alpi, alla scoperta della complessità del traffico di merci e persone, insieme ad alcuni dei protagonisti di questi flussi, che scorrono come fiumi d’acqua in una serie di vasi comunicanti in costante rischio di sovraccarico.Lo spettatore sarà “trasportato” a bordo di vari mezzi sui principali passaggi attraverso le Alpi, tra Italia, Francia, Austria, Svizzera, Germania e Slovenia. Sarà coinvolto emotivamente dalle storie simboliche di operatori ferroviari, camionisti, automobilisti, turisti ambientali e altri viaggiatori. Rifletterà sulle dichiarazioni dei responsabili della gestione del traffico alpino e di aziende di trasporto. E godrà della bellezza di una delle più importanti catene montuose del mondo, che parlerà mostrando le immagini della propria natura di barriera ma anche di porta d’accesso europea.
Presenti in sala i due autori Giancarlo Bertalero e Filippo Ciardi.

 

IL RESTAURO DEL FILM
IL VETTURALE DEL SAN GOTTARDO
                                       (I.Illuminati, H. Hinrich, Italia, 1942, 78’)

Un intenso melodramma sullo sfondo della costruzione del tunnel ferroviario
che avrebbe unito l’Italia al Nord Europa

Il vetturale del San Gottardo è un film del 1942 diretto da Ivo Illuminati e Hans Hinrich. Fondazione Cineteca Italiana, partendo dal negativo d’epoca conservato nei proprio archivi, nel 2010 ha curato in collaborazione con la Cineteca Svizzera il restauro del film.
Ignorato da tutte le filmografie ufficiali, il film, oltre ai propri meriti artistici, rappresenta un’importante testimonianza della volontà di Italia e Svizzera di aprirsi verso l’Europa. Questa collaborazione fra due istituzioni che nell’ambito della cultura europea lavorano sulla stessa materia, è stata fondamentale per realizzare un restauro di notevole valore storico. Il vetturale del San Gottardo è un film molto moderno perché rimanda a temi attuali come le grandi opere, la salvaguardia del paesaggio, l’importanza delle vie di comunicazione, con le polemiche, i dibattiti e gli scontri sociali da sempre a essi legati.

I DUE “VETTURALI”

Di Vetturali del San Gottardo ne esistono due versioni, una svizzera, del 1941, e una italiana, “forse” distribuita nel 1942 e frutto di uno “scippo” di sceneggiatura.
Il titolo, presente nelle collezioni della Cineteca Italiana di Milano già a partire dagli anni Cinquanta, era stato catalogato parzialmente. Il suo supporto, un negativo infiammabile con colonna separata di 17,5mm, la sua assenza dalle filmografie ufficiali e il fatto che forse non fosse mai stato davvero distribuito, hanno sicuramente scoraggiato i primi archivisti milanesi, contribuendo a far sì che tra le migliaia di titoli da analizzare dell’archivio della Cineteca Italiana questo sia rimasto in un cono d’ombra. Oggi, con mezzi diversi e metodi di ricerca nuovi, Il vetturale del san Gottardo è potuto riemergere e diventare un caso di studio che, per ragioni tematiche e territoriali, ma soprattutto per una sintonia operativa e di ricerca, ci ha portato a una condivisone del progetto di restauro con la Cineteca Svizzera.
Questa collaborazione è stata fondamentale sia per scoprire “il gemello svizzero” dell’opera italiana – agli stessi Svizzeri sconosciuta nonostante il grande interesse del tema trattato –, sia per realizzare un restauro che consideriamo di notevole valore storico. 
Di fatto, i due film presentano, oltre al soggetto, numerose caratteristiche comuni, tra cui diversi personaggi.
Tuttavia, se nella versione svizzera il Gottardo si erge a luogo mitico e simbolo patriottico – iscrivendo così il film nel contesto di un movimento ideologico nazionalista di “difesa spirituale” contro le minacce belliche esterne –, la versione italiana diventa una vera e propria ode alla modernità, trasformando il tunnel in un altrettanto simbolico “tratto d’unione” tra l’Italia (fascista) e la Svizzera.