Padova, 13 mag. (askanews) -Tornare a un'alimentazione consapevole fatta di cibi naturali e non industriali per prevenire le malattie e affrontare una vecchiaia in salute. Programmando una attività fisica quotidiana, si aumenta la variabilità del ritmo cardiaco, praticando anche la meditazione come "percezione" dell'esistenza. Triade virtuosa nel segno del benessere fisico e mentale.E' il messaggio che da Padova ha ribadito Franco Berrino medico, epidemiologo, già direttore del Dipartimento di Medicina preventiva dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano, in occasione di "Mangio consapevole, ConsapevolMente mangio" organizzato da Lara Muraro dell' Himalayan Center di Padova."La buona salute- ha sottolineato Berrino -è un effetto collaterale della meditazione, meditiamo per essere consapevoli. E oggi gli studi scientifici confermano che la pratica della meditazione aiuta in particolare a spegnere i geni dell'infiammazione, agiscono sul nostro Dna, accendendo certi geni e spegnendone altri. Quindi modificano l'attività delle nostre cellule in una direzione di salute".E la salute comincia a tavola: no a cibo spazzatura o industriale che, nella fretta, dei tanti impegni quotidiani spesso riempie il nostro frigo."Tra il 30 e il 50% di ciò che mangiamo è un cibo trasformato che non ha più una relazione con il cibo naturale - puntualizza Berrino fondatore della Grande Via progetto in cui cibo, attività fisica e meditazione, rappresentano i cardini di una vita sana - gli studi dimostrano che più cibi industriali mangiamo più ci ammaliamo".Franco Berrino è stato accompagnato sul palco dalla dottoressa Barbara Bergnach e dalle musiciste Eva om Deva.