Roma, (askanews) - Alessandro Comodin è l'unico italiano presente alla Semaine de la critique al Festival di Cannes dove ha presentato il suo film "I tempi felici verranno presto": "E' un titolo un po' ironico rispetto a quello che succede nel film, secondo me è la motivazione dei personaggi a muoversi e a correre, e quello che si ripetono per andare avanti, il film è un po' cupo e mi piaceva questa dissonanza con il titolo".Un film i cui protagonisti sono due giovani in fuga, Tommaso e Arturo, che trovano rifugio nella foresta, e Ariane, che tanti anni dopo scopre uno strano buco in quella stessa foresta. Mescolando passato e presente, realtà e fiaba, Comodin, friulano al suo secondo cortometraggio, ha spiegato:"E' la ricerca di un assoluto, di qualcosa di bello e buono, delle persone buone, il film forse potrebbe essere anche manicheista se ci fossero gli antagonisti, ma non lo è perché i cattivi sono sempre fuori campo, quindi viviamo insieme ai personaggi e cerco di condividere con gli spettatori questa ricerca costante di un assoluto".