Costume

Carlo Cracco e la pizza margherita: 400 cuoche italiane si schierano. FOTO

"Stop alla pizza degli chef": le Cesarine, la più antica rete di cuoche domestiche italiane, si schierano contro Carlo Cracco

La pizza di Carlo Cracco e le polemiche social. Ecco la foto della "pizza della discordia" 

 

Dopo la polemica suscitata dalla pizza margherita rivisitata dello chef Carlo Cracco, anche le Cesarine scendono in campo. Le 400 cuoche domestiche, che negli ultimi 14 anni hanno fatto gustare e sognare il palato di tanti turisti internazionali e di molti connazionali con il ragù come lo faceva la nonna o il vero ossobuco della tradizione, si schierano compatte nel difendere tradizione e ricetta originale della pizza ma, soprattutto, la sua “popolarità”. Nonostante la pizza margherita, si dice, nasca nel 1889 come omaggio all’omonima regina – sebbene altre fonti arrivino a datare le prime “pizze” quasi 1000 anni prima - la pizza è uno dei capisaldi del ricettario di una casaling partenopea.

 

"Stop alla pizza degli chef": le Cesarine, la più antica rete di cuoche domestiche italiane, si schierano contro Carlo Cracco

 

Dalle tecniche legate all’impasto alla scelta degli ingredienti: tutto fa parte di un corollario di consuetudini famigliari tramandate di generazione in generazione che, ancora oggi, fanno della pizza il piatto più copiato e invidiato al mondo. “Le Cesarine salvaguardano le tradizioni cucinarie che caratterizzano la cucina italiana, fatta di ricette vere e originali, lontane dalle interpretazioni spesso azzardate che vengono proposte” ha commentato Davide Maggi, AD di Le Cesarine. “Secondo la filosofia cesarinica, apprezzata soprattutto da quel turismo enogastronomico sempre più attento e amante dell’autentica cucina italiana, la proposta di Cracco è un prodotto ottimo…. ma la pizza è un’altra cosa”. Proprio la tradizione cucinaria italiana, che nella rielaborazione degli chef stellati va perdendo la sua più autentica matrice, diventa la vera discriminante in un panorama sempre più ricco di proposte ma reo di diffondere l’immagine di una cucina non autentica e soprattutto di danneggiarla. “Purtroppo siamo di fronte a una continua mancanza di rispetto nei confronti di un patrimonio di gusto che ha scritto una parte importante della nostra storia: le cesarine sono rimaste le uniche a conservare la cucina tradizionale dallo strapotere degli chef e soprattutto da elaborazioni che sono vere e proprie snaturazioni ” conclude Maggi.

Carlo Cracco fa arrabbiare i napoletani. Ma Gino Sorbillo lo difende su Facebook



Carlo Cracco fa “impazzire” i social con la sua pizza. Il dibattito è infuocato. Certo il prezzo è alto, 16 euro, ma nemmeno tanto per i locali milanesi. E infatti non è questo il problema. Al centro della polemica l'orgoglio della cucina napoletana: lo chef Cracco ha infatti “osato" innovare uno dei piatti più tipici sotto il Vesuvio, ovvero la Margherita. E di fronte alla pizza non c’è chef stellato che tenga…. La versione di Carlo Cracco della più comune e popolare pizza napoletana, infatti, prevede un impasto diverso con cereali combinati tra loro per renderlo croccante e una salsa più densa rispetto all'originale. E così è bastata una foto sui social per far piovere i verdetti contro Carlo Cracco.


 

Carlo Cracco e la sua pizza difesi da Gino Sorbillo



MA c’è anche chi difende Carlo Cracco, come Gino Sorbillo, famosissimo pizzaiolo napoletana, che scrive che a lui la pizza di Carlo è piaciuta: "Non è Pizza Napoletana - precisa - e non viene venduta e presentata come tale, è la sua Pizza e basta. Noi partenopei dovremmo scandalizzarci di più quando troviamo in giro pizze che fraudolentemente vengono vendute e pubblicizzate come pizze della nostra tradizione addirittura con l’aggiunta di riconoscimenti Stg, Dop, Doc e roba del genere. Benvenuta Pizza Italiana di Carlo"