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Stress per 9 italiani su 10. Ma può anche essere positivo

Antonella Gramigna

Il 90 per cento degli italiani soffre di disturbi legati allo stress. Ma c'è anche un lato positivo

Ormai è appurato che il 90 per cento degli italiani soffre di disturbi legati allo stress. Attenzione però a parlare di Stress come qualcosa di negativo, non tutto lo è. A differenza di quanto si possa pensare, lo stress non è sempre un nemico ma, al contrario, può essere positivo. Infatti si tratta di una reazione fisiologica di adattamento ad un cambiamento fisico o psichico: il corpo ci avvisa, e «ci stressa» quando il fisico ha bisogno di reagire al meglio per assicurare il massimo delle prestazioni. In poche parole, è lo stress che ci consente, senza accorgercene, di toglierci da una situazione di pericolo.

La percezione di minaccia fa scattare la reazione di “allarme”, ma può essere molto soggettiva. Situazioni stressanti per alcuni possono non esserlo per altri.

Ad esempio per taluni può risultare pesante recarsi tutti i giorni al lavoro,oppure affrontare il traffico o, per quanto riguarda i giovani, il fatto di venir interrogati. Non è l’evento di per sé a determinare lo Stress ma piuttosto il “modo”, la risposta con cui noi stessi cerchiamo di affrontarlo.

Dottoressa Ulivi ape
 

Diventa cronico, ed in tal caso molto nocivo alla nostra salute, quando situazioni di estremo disagio perdurano per molti giorni, circa 25,  senza soluzione di continuità.

Da recente ricerca del Centro Clinico Ulivi di Pistoia, che opera da anni nel campo della prevenzione, cura e riabilitazione con un protocollo legato alla“psiconeuroimmunomodulazione” messo a punto dalla D.ssa Sabrina Ulivi, psicoterapeuta e specialista in materia,e con l’epigenetista Dr. Giovanni Cozzolino, emerge una stretta correlazione tra gli stili di vita, la stanchezza cronica, l’ansia, il mal di testa cronico, la digestione lenta con bruciori di stomaco, l’insonnia, ed anche l’herpes, allo stress cronico. Cosa accade in noi? Ecco che in situazioni del genere nel nostro sistema psicofisico si genera una difficoltà, calano le difese immunitarie e ci si ammala con più facilità. Si parla anche di semplice influenza, di disturbi spesso lievi ma in grado, però, di condizionare in maniera negativa il nostro benessere, per passare a patologie più complesse, peggiorando, di conseguenza, la qualità della vita di tutti i giorni e della nostra salute.

I disturbi da stress cronico sono molto diffusi tra le donne ed i giovani che sembrano i più colpiti, ma anche alte professionalità manageriali o vertici politici ne soffrono.

Cosa accade nel nostro organismo, quindi, in situazioni di perdurante stress che diventa cronico ? Nel nostro corpo viene liberata una grande quantità di cortisolo, l’ormone principe dello stress, e il sistema nervoso si trova, così, in una condizione di infiammazione costante. Ed è proprio questa infiammazione la causa di tutti quei piccoli disturbi, più o meno gravi, di cui si parlava

Parlare di rimedi è difficile, anche perché ogni persona è differente dall’altra ed ognuna agisce e reagisce in base al proprio vissuto e background per cui occorre attenzione alla persona nel suo intero, guardandola sotto ogni aspetto della sua vita.

Ovviamente, in generale, si può dire che allentare le tensioni con il riposo, il famoso “staccare la spina” perché si possa interrompere intanto quel circolo vizioso che può diventare pericoloso ed irreversibile, è importante, ma naturalmente è altresì importante rivolgersi a professionisti competenti in materia specifica, per affrontare insieme  una terapia personalizzata. Oltre ad un necessario e corretto stile di vita, movimento e sana alimentazione, ed una conoscenza delle risposte del nostro organismo. Diciamo pure una maggiore consapevolezza dei meccanismi che inducono ad ammalarsi, o comunque star male, è importante per poter prevenire e curare noi stessi in tempo utile perché lo stress non diventi cronico e nocivo.

Anche uno stato di iperconnessione, da cui ormai tutti dipendiamo, è una delle cause dei disturbi da stress. Essere costantemente in modalità «online» porta il nostro sistema cervello ad un tipo di stress generato dal bisogno del controllo continuo dei social media, di ciò che dicono di noi, o di ciò che ci rispondono. Ciò mette bene in evidenza quanto il bisogno di avere uno spazio personale e ben visibile sia oggi indispensabile e mostri assurdamente , in antitesi, quanto sia determinante la nostra solitudine seppur nel mare del collegamento mediale, a livello mondiale.

Il fenomeno che riguarda l’uso eccessivo dei mezzi informatici per molte ore al giorno,viene definito dalla scienza come «tecnostress». Anche usare troppo e senza sosta i social, spesso causa di rabbia e frustrazioni, più che soddisfazioni e oasi felici, è risultato dannoso. Ogni strumento deve venir usato con intelligenza e preservandoci da dipendenza, che, di fatto,i social danno.