Cronache
Auguri e "figli tra maschi": la fiera per coppie gay che vogliono un bambino
A Bruxelles la quarta edizione di Men having babies, dedicata ai maschi omosessuali che vogliono figli con l'utero in affitto
Siete una coppia di maschi gay e volete diventare due felici papà di un bel bambino o anche più? L'organizzazione no profit Men having babies (letteralmente "maschi che hanno figli") oltre a offrire consulenze specializzate 365 giorni su 365, ogni anno organizza addirittura una fiera a tema ove gli interessati possono incontrare "esperti del settore" e scegliere perfino le papabili madri per i loro futuri bambini, via utero in affitto e maternità surrogata.
In questi giorni, a Bruxelles, si sta svolgendo la quarta edizione di tale fiera ospitata nientemeno che dall'hotel Hilton. Per l'occasione l'albergo viene allestito con stand disseminati di cataloghi e dépliants illustrati contenenti le fotografie di donne disposte a mettere a disposizione il proprio utero per "coronare il sogno di paternità" di coppie di maschi omosessuali provenienti da tutto il mondo.
La formula è quella del "soddisfatti o rimborsati", come scrive Leone Grotti su Tempi.i "per procurarsi bambini su misura a prezzi variabili, a seconda della 'qualità'. Si va da un minimo di 95 mila dollari a un massimo di 160 mila". E ancora, gli avventori della fiera "consultano pacchetti completi con tutti i servizi: accompagnamento psicologico, assistenza legale, fornitura di ovuli e anche sperma (alla bisogna), fornitura di madre surrogata, voli e hotel nei paesi individuati dove farla partorire, eccetera".
Peculiare che il tutto si svolga a poche centinaia di metri dal Parlamento Europeo, che nel 2015 ha definito la pratica della maternità surrogata e dell'utero in affitto come forma di "sfruttamento della donna", ma tant'è. L'evento di due giorni (sabato 22 e oggi, domenica 23 settembre) ospita non soltanto la fiera, ma anche conferenze, incontri con consulenti ad hoc, spazi per gli sponsor, relazioni di medici specializzati nelle questioni relative alla maternità surrogata, interventi di psicologi e così via.
Unici a non avere voce in capitolo, com'è ovvio, i futuri figli nati dalle gravidanze surrogate e strappati per contratto dalle coppie gay alle madri biologiche, ma evidentemente ai parlamentari di Bruxelles e ell'Unione Europea la cosa non interessa. Benvenuti nel futuro (inquietante) del genere umano.