Cronache

Banche Popolari, Renzi e la "soffiata" a De Benedetti: indaga anche Perugia

Caso Renzi-Cdb: Perugia indaga sull'inchiesta. Interrogato Elio Lannutti, il presidente dell’Adusbef, candidato per il M5S

Non solo il pm Stefano Pesci e il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone. Ora anche la procura di Perugia, guidata da Luigi De Ficchy, indaga sull’acquisto delle azioni delle banche popolari, operato dall’ex presidente del gruppo Espresso Carlo De Benedetti, dopo aver saputo dall’ex premier Matteo Renz, dell’imminente decreto che le trasformava in Spa. Come scrive il fatto quotidiano, un fascicolo è stato aperto dopo l'esposto presentato da Elio Lannutti, il presidente dell’Adusbef, candidato per il M5S, che ha denunciato il presunto insabbiamento nella Capitale. L'obiettivo è quindi verificare se vi siano stati comportamenti od omissioni che integrino ipotesi di reato.

Ora bisognerà quindi valutare gli atti dell'intera vicenda che ha portato la procura di Roma a chiedere l'archiviazione del broker Gianluca Bolengom cioè l'uomo che, per conto di De Benedetti, il 16 gennaio 2015, investiva 5 milioni in azioni delle banche popolari con un profitto di 500mila euro. Solo l'uomo di fiducia dell'ex editore finì nei guai. Poi la richiesta di archiviazione.

L'esposto presentato da Elio Lannutti, il presidente dell’Adusbef, candidato per il M5S, ha espressamente chiesto al procuratore De Fichy di "valutare e/o indagare circa la sussistenza degli estremi per avviare un procedimento per responsabilità penale o civile nei confronti dei magistrati" che hanno indagato sul caso Renzi-CdB. Il motivo: ricevuta dalla Consob l'informativa sulla vicenda, la procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo modello 45, ossia "atti non costituenti notizia di reato". Una procedura, secondo iannutti, "espressamente vietata dal codice pensale e da una circolare del ministero della Giustizia". Secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, iannutti è stato sentito ieri dalla procura di Perugia, che indaga proprio sulla vicenda.