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Cronache
Barbagallo e Angeletti in crociera a loro insaputa. Vacanze da favola per Uil

Di Giuseppe Vatinno

Uno delle più evidenti anomalie italiane è che i sindacati non sono tenuti a pubblicare i loro bilanci come ogni altra organizzazione e chissà perché hanno sempre condotto battaglie campali ogni qual volta si apriva un pubblico dibattito sul tema.

Pannella fu uno dei fautori più accesi di questa battaglia per la trasparenza ed infatti non fu mai troppo amato dai sindacati. Spiegazioni? Nessuna che non comporti illazioni ma, quello che è successo ai vertici della Uil forse può fornire un suggerimento.

Per prima cosa i fatti. Carmelo Barbagallo, attuale segretario della Uil e Luigi Angeletti suo predecessore nel medesimo ruolo apicale più altri sei sindacalisti-tra cui l’ex Presidente del Cnel Salvatore Bosco- sono accusati dalla Procura di Roma di “concorso in appropriazione indebita” e cioè di quello che il popolo nella sua schiettezza rude ma efficace chiama più comunemente furto.

L’elenco degli altri magnifici sei è il seguente: Goffredo Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco, Luigi Simeone e Ubaldo Conti.

Di cosa sono accusati i paladini dei lavoratori? Di aver fatto vacanze extra – lusso in crociera insieme alle loro signore per 16.456 euro ciascuna e di aver compiuto qualche acquisto diciamo così disinvolto di gioielli della nota casa Swarovsky per oltre 7.000 euro più altre spesucce di 2.900 euro al “California Camping Village” per loro e i loro cari, tra cui madre e nipoti (questo ultimo addebito riguarda Goffredo Patriarca e Ubaldo Conti). Per le crociere si tratta della “Costa Atlantica Terra dei Vichinghi” e la “Costa Deliziosa”. “Ma cosa c’è di male ad avere cura ed attenzione per sé stessi e le proprie mogli?”, direbbe il Candido di Voltaire e magari le si raffresca un poco nella brezza dei mari del nord?

Nulla naturalmente. Ognuno fa quello che vuole con i propri denari ma…non con quelli di altri. Infatti, l’accusa dei Pm romani, Francesco Paolo Marinaro e Stefano Pesci è che i soldi per cotante attenzioni fossero quelli degli iscritti della Uil Pensionati, Trasporti e Pubblica Amministrazione. Le vacanze da sogno sono state fruite nel 2010 -2012 ma per altre consimili, avvenute nel biennio 2008 -2009, i Pm hanno chiesto l’archiviazione per avvenuta prescrizione.

La difesa di Angeletti è da manuale e dimostra una certa faccia di bronzo perché dice che erano si in crociera ma per parlare di lavoro, per strologare sulle politiche del governo in materia di contratti pubblici e previdenza dei poveri lavoratori che magari non arrivano a fine mese. Infatti, dalle movimentazioni bancari si evince la causale del prelievo: “Contributo per progetto condiviso” verrebbe da dire: sì condiviso dalle loro mogli.

E poi ancora, Angeletti rincara la dose dicendo che aveva chiesto ad un altro sindacalista –anche lui imputato- e cioè Romano Bellissima se doveva pagare il biglietto per lui e la consorte ma l’altro avrebbe detto che era tutto a posto. E qui siamo al classico italico dello scaricabarile.

Insomma un altro caso di “suainsaputaggio” questa volta non di case ma di favolose crociere. Il 20 settembre prossimo è previsto un esecutivo della Uil nazionale, c’è da aspettarsi che qualcuno chieda conto di quello che è successo, ma intanto gli iscritti si chiedono perché non utilizzarli direttamente loro i propri soldi invece di pagare vacanze e gioielli ai loro capi e alle loro moglie, sia sempre detto con il dovuto rispetto, naturalmente.

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barbagallo angeletti
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