Cronache
"Colonia, in atto strategia anti Merkel. Germania a rischio populismo"
di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Francesco D'Arrigo, direttore dell'Istituto Italiano Studi Strategici, analizza in un'intervista ad Affaritaliani.it la maxi aggressione di piazza a Colonia e mette in luce i rischi politici per la Merkel, la Germania e l'Europa intera.
Francesco D'Arrigo, sta facendo molta sensazione quanto accaduto a Colonia nella notte di Capodanno con la maxi aggressione di piazza alle donne. Si è subito parlato di "banda di mille immigrati" anche se ci sono alcuni dubbi sui numeri e su altri aspetti di quanto accaduto. Come va letto un fatto del genere?
Una notizia come quella di Colonia tocca un nervo scoperto. Dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre siamo sotto bombardamento mediatico, con allarmi continui in tutta Europa e non solo. Ci sono allarmi giustificati perché diffusi da apparati istituzionali e di sicurezza, altri invece molto meno. C'è molto sciacallaggio in atto, sia sul fronte immigrazione sia sul fronte terrorismo, e i media sono un po' fuori controllo. Riportare notizie in un certo modo, come accaduto per Colonia, può diffondere l'allarmismo e incendiare gli animi e le paure.
E' stato subito dato per scontato si trattasse di immigrati e che l'obiettivo fossero le molestie sessuali.
Premesso che ancora non siamo in possesso di informazioni certe, possiamo dire che molte delle conclusioni date subito per scontate su quanto accaduto non sono state in realtà per ora supportate da fatti reali. Tra l'altro pare che molte di queste persone siano entrate in azione per compiere furti come accade talvolta in eventi pubblici e affollati. Certo, in ogni caso si tratta di eventi molto gravi, soprattutto perché la Germania è abituata a gestire questo tipo di grandi eventi all'aperto.
E' possibile che sui fatti di Colonia sia in atto una strategia per mettere all'angolo Angela Merkel sulla questione migranti?
Può essere che alcuni media stiano costruendo e gonfiando alcuni fatti per generare scompiglio e portare un attacco alla politica della Merkel. E ci sono tanti gruppi pronti a cavalcare l'onda per portare avanti i propri interessi politico-ideologici. Non dimentichiamoci che in Germania è in atto un forte scontro politico a proposito della linea da tenere sull'immigrazione e sulle procedure da adottare per il contenimento dei profughi e il controllo delle frontiere.
Merkel rischia davvero di essere travolta sul tema migranti?
Finora era l'Europa a essere legata alle politiche della Merkel, stavolta è l'opposto. Ora è la Merkel a essere molto legata all'Europa. Più aumenta il timore e più vengono chiesti più controlli ai confini. Più l'Europa si spacca e più la Merkel rischia perché la leadership tedesca vacilla. Come c'è bisogno di un forte coordinamento degli apparati di sicurezza in funzione anti Daesh, all'Ue serve anche una politica comune in materia di immigrazione e controllo delle frontiere.
Una politica comune che però al momento sembra non esserci.
No, infatti. Al momento ognuno va per conto suo e non c'è nulla che fa ritenere che a breve l'Europa possa essere in grado di darsi una strategia comune. La conseguenza è che stanno continuando a prendere forza i populismi e i vecchi sentimenti legati ai confini statali. Stiamo rischiando molto.
Anche in Germania possono dunque prevalere i populisti?
La presenza di un forte populismo in Germania è cosa nota. Finora la leadership della Merkel ha offuscato anche il benché minimo tentativo di ritorni al passato, ma ora il rischio è alto per organi di stampa e oppositori stanno portando un forte attacco, sfruttando anche i fatti di Colonia, alle politiche della Cancelliera. E se venisse travolta la Merkel rischia di rompersi l'argine al populismo tedesco.