Fusaro e il nuovo ordine erotico: "Famiglia distrutta dal capitalismo, viviamo in un gay pride permanente"
INTERVISTA/ Il filosofo Diego Fusaro svela i contenuti del suo nuovo libro "Il nuovo ordine erotico"
"Dal mercato alla politica fino all'amore e all'erotismo. Il diktat del capitalismo non conosce più limiti". Diego Fusaro, filosofo e autore della fortunata rubrica "Lampi del pensiero", parla in un'intervista ad Affaritaliani.it dei contenuti del suo nuovo libro "Il nuovo ordine erotico".
Diego Fusaro, nel suo libro "Il nuovo ordine erotico" definisce il liberismo economico e quello sentimentale due facce della stessa medaglia. Che cosa intende?
Noi oggi viviamo in una sorta di capitalismo che trasforma il mondo intero in un libero mercato deregolamentato. E quindi, perché possa avvenire questo, il capitalismo deve distruggere lo Stato sovrano nazionale e la famiglia come cellula etica. Il liberista è colui che dichiara guerra allo Stato per il proprio profitto individuale, il libertino è quello che dichiara guerra alla famiglia in modo di ottenere il plusgodimento, la variante erotica del plusvalore. Gli individui mirano dunque a godere solo individualmente, sia a livello economico sia a livello erotico. L'assonanza è questa: deregulation, abbattimento dei limiti etici, imposizione della crescita infinita del godimento così come del profitto per libertini e neoliberisti.
Questo comporta una neutralizzazione dell'erotismo stesso?
Sì, diventa una pratica fine a se stessa, priva di progettualità e significato. Resta un gesto libertino e liberistico fine a se stesso proprio come quello delle speculazioni finanziarie e della ricchezza illimitata del capitale.
Oggi l'erotismo è uno strumento in mano a quello che lei definisce come "nuovo ordine mondialista"?
Certamente. Questo libro infatti è parte di un trittico. In "Storia e coscienza del precariato" studio il nuovo ordine mondiale sul piano sociale ed economico, in "Pensare altrimenti" lo studio dal punto di vista simbolico e del pensiero, in questo caso lo studio invece dal punto di vista erotico e sentimentale. In ogni caso il nuovo ordine mondiale mira a distruggere tutto ciò che non è affine al mercato. L'amore e la famiglia sono la prima forma di resistenza rispetto al mercato e al capitalismo deregolamentato. L'amore mira a durare in eterno e perché è altruistico e donativo, sottratto a ogni logica del calcolo e della crescita. E' quanto di più anti capitalistico ci sia.
Tutto ciò causa una perdita di identità per così dire "sentimentale" o "erotica" a livello comunitario?
Sì, certo. L'obiettivo è quello di produrre quello che io chiamo nel libro "individuo unisex postidentitario", un atomo precario e migrante senza identità di nazione, di classe e nemmeno più di genere. Un individuo neutro, vuoto che può essere riempito con tutti i contenuti che il mercato vorrà.
Da quali principi bisognerebbe ripartire per recuperare i valori sentimentali ed erotici?
Il libro si chiude con un capitolo fortemente ottimista, se vogliamo usare questa categoria. La mia idea è quella che bisogna riprendere il conflitto tra alto e basso, tra servo e signore, tra popolo ed élite, tra dominati contro dominanti. Per farlo occorre rivitalizzare l'eticità in senso hegeliano, recuperando istituti comunitari come la famiglia, i sindacati, la scuola pubblica, lo Stato. E il libro si chiude prendendo l'esempio di un quadro bulgaro, intitolato "Il quarto Stato", nel quale i protagonisti non stanno scioperando come nel celebre dipinto di Pellizza da Volpedo, ma si stanno sposando. Oggi sposarsi è diventato rivoluzionario, ristabilendo il vincolo etico di fronte al plusgodimento come una forma di speranza e di lotta contro il capitale.
Può essere dunque vista in senso positivo la lotta per esempio di Salvini sulle definizioni di "Genitore 1 e Genitore 2"?
Sì, sono piccole forme importanti che danno un segnale di necessità di resistere. Mentre a New York da oggi sulla carta d'identità dei neonati mettono "X".
Nel libro lei parla di "eroticamente corretto". A che cosa si riferisce?
E' la variante erotica e sentimentale del "politicamente corretto". E' tutto ciò che in qualche modo garantisce il nuovo ordine erotico e diffama ciò che non gli è affine. Sul piano politico tutto ciò che non è affine al nuovo ordine mondiale viene diffamato come "fascista, populista, stalinista". Nell'ambito erotico invece viene diffamato come "omofobo, reazionario, premoderno". Nella neolingua, eroticamente corretto è una sorta di catechesi mondialista che impone un adattamento cosmopolita ai costumi del nuovo ordine erotico che dissolve la famiglia e il modello eterosessuale imponendo una specie di gay pride permanente con ridicolizzazione di tutto ciò che è connesso ai valori proletari e borghesi della famiglia etica. Il gay pride non è volto a difendere i diritti, sacrosanti tra l'altro, degli omosessuali ma a distruggere e ridicolizzare il vecchio modello familiare.
a
IL NUOVO ORDINE MONDIALE, di Diego Fusaro, Rizzoli maxima moralia C’è stato un tempo in cui il diktat del capitale conosceva dei limiti. Si arrestava ai cancelli della fabbrica: oltre, la vita scorreva in forme che non si lasciavano imbrigliare nell’orizzonte limitato della logica di produzione e dello scambio di merci. Quel tempo è ormai lontano. Oggi, alla so-cietà basata sull’economia di mercato si è sostituita una società di mercato e basta.Viviamo in un mondo «a capitalismo integrale e mercificazione sconfinata». Il che, è chiaro, coinvolge anche la sfera dell’affet-tività e dell’erotismo.Il globalitarismo al potere – nuovo totalitarismo glamour onniavvolgente – ci vuole precari e omologati, neutri anche in amore. Novelli Don Giovanni, figura emblema-tica dell’instabilità amorosa e dell’isolazionismo sentimentale. Le relazioni solide, basate su progetti di vita condivisi e una visione dell’amore come forza eterna, cedono il passo a forme consumistiche di rapporto: incontri fugaci e privi di conseguenze, legami occasionali facili tanto da instaurare quanto da spezzare, sesso virtualizzato e rapporti online.Dalla precarizzazione erotica e sentimentale alla femminizzazione del maschio, dal nuovo femminismo postmoderno alla crisi della famiglia, dalla gendercrazia al trionfo del neutro indifferenziato unisex, Diego Fusaro accompagna il lettore attraverso i temi principali di una riflessione che ci coinvolge tutti, in quanto esseri eminentemente amorosi. E se a cadere sono addirittura i fondamenti più intimi del rapporto interpersonale, cosa può esserne della struttura sociale che ci ac-coglie, della nostra «famiglia allargata»?Il filosofo italiano più critico e controcorrente del nostro tempo ci invita a riflettere sul nuovo ordine amoroso globalizzato e deregolamentato. Per scoprire che il laissez-faire del liberismo economico e di quello sentimentale sono – paradossalmente – due facce della stessa medaglia. DIEGO FUSARO, (Torino, 1983) insegna storia della filosofia presso lo IASSP (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) di Milano. È attento studioso della “filosofia della storia” e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx, Gentile e Gramsci, e per la “storia dei concetti” tedesca. Per Bompiani ha curato l’edizione bilingue di diverse opere di Marx. Tra i suoi studi più recenti, si segnalano: Bentornato Marx! (2009), Essere senza tempo (2010), Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo (2012), Idealismo e prassi. Fichte, Marx e Gentile (2013), Il futuro è nostro (2014), Pensare altrimenti (2016), Storia e coscienza del precariato (2018). È il curatore del progetto internet “La filosofia e i suoi eroi” (www.filosofico.net) e dell’associazione culturale “Interesse Nazionale” |
Commenti