Cronache
Expo, Tonelli (Sap): "A Milano uomini demansionati, altrove il vuoto"
di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Gianni Tonelli, c'è un allarme sicurezza legato a Expo?
Speriamo non debba accadere nulla. Sono state chiamati a Milano 2500 agenti da tutta Italia che in realtà si occupano di tutt'altro. Si tratta di uomini della Scientifica, di agenti impegnati nell'antiterrorismo o di professionisti dello Sco impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata e nella ricerca dei latitanti. Gente che non mette la divisa da 20 anni e che magari non sa neanche più dove la tiene, tutti catapultati a Expo nonostante abitualmente non si occupino di servizio di ordine pubblico. Allo stesso modo verrà mandata agente appena uscita dal corso. E' una cosa assurda, una decisione senza significato.
Quali saranno le conseguenze per il lavoro degli agenti?
Siamo al collasso, ci sarà una profonda e grave desertificazione del territorio. Ci mancano 42 mila unità, 18 mila solo nella Polizia di Stato. I reparti di Stato sono già fortemente menomati, figurarsi adesso che cosa succederà.
Sta dicendo che mentre si controllerà Expo con uomini demansionati altrove rischia di succedere di tutto?
Non ho dubbi che la sicurezza di Expo sia stata curata a dovere ma il resto del Paese pagherà dazio, visto che il governo non ha la sicurezza tra le sue priorità. In un contesto normale è chiaro e giusto che c'è un'elasticità di fronte a casi eccezionali come Expo ma in un contesto drammatico di continui tagli e di carenza di 18 mila unità lo spostamento in massa a MIlano avrà conseguenze pesanti. Alla fine di questo anno e mezzo, dopo Expo e Giubileo, vedremo che cosa sarà successo e quanto saranno aumentati i reati sul territorio. Il prezzo da pagare sarà una minore presenza preventiva sul territorio e una minore capacità repressiva. Alfano pensa che i furti in appartamento si combattano aumentando le pene ma sbaglia. Non è che i delinquenti vanno a farsi arrestare da soli e se non c'è nessuno che li può arrestare che cosa succede? Mi viene da piangere. Sarebbe ora di unirsi e tutti insieme battere la dittatura dei "ragionieri di Stato".