Cronache
Diritti umani, stop dalla Francia ad alcune norme
Arrivavano presumibilmente dalla Germania le armi utilizzate dai terroristi negli attacchi del 13 novembre scorso di Parigi dove oggi si è celebrata la cerimonia in onore delle vittime. Lo scrive il tabloid Bild che cita fonti della procura e delle autorità inquirenti tedesche. Le armi sarebbero state ordinate e poi acquistate su Internet.
Quattro email sullo smartphone di un uomo dimostrerebbero che le armi sarebbero state vendute a un "arabo di Parigi". Il presunto trafficante sarebbe a disposizione delle autorità inquirenti di Stoccarda, capoluogo del Baden Wuerttemberg, conferma la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Le armi sarebbero due mitragliette d'assalto AK 47 di produzione cinese e due Zastava M70 di produzione jugoslava. Sarebbero state vendute il 7 novembre, sei giorni prima degli attacchi alla capitale francese. Secondo la Bild l'uomo arrestato è un 34enne di nome Sascha W. residente nella città di Magstadt, che già era finito nella rete della polizia all'inizio di quest'anno.
Stato di emergenza, Francia derogherà a Convenzione diritti umani. La Francia ha informato il consiglio D'europa "della sua decisione di derogare alla Convenzione europea dei diritti umani" a seguito dell'adozione dello stato di emergenza. Lo ha confermato l'organizzazione in un comunicato. Le autorità francesi hanno informato il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, "di un certo numero di misure prese nel quadro dello stato d'emergenza decretato a seguito degli attentati terroristici di Parigi". Tali misure "potrebbero necessitare una deroga a certi diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti umani", ha spiegato il Consiglio europeo.
Berlino, rilasciati due fermati. Nel frattempo sono stati rilasciati i due uomini fermati giovedì sera dalle forze speciali tedesche a Berlino con l'accusa di stare "preparando attacchi terroristici". La notizia è state resa nota dalla portavoce della polizia, Kerstin Ismer, precisando che entrambi i sospettati, che i media hanno indicato come un siriano di 28 anni e un tunisino di 46, "sono stati liberati alle 4 del mattino". I due erano stati fermati in due luoghi distinti nella parte meridionale della capitale tedesca. Durante le perquisizioni non erano state ritrovate né armi né esplosivi. Le autorità non hanno voluto dare alcun dettaglio sulla natura dei sospetti avanzati nei confronti dei due uomini. In Belgio c'è il sesto incriminato per gli attentati, è un uomo arrestato giovedì a Bruxelles. Dopo l'interrogatorio "il giudice ha deciso di confermare l'arresto e ha formalizzato l'accusa di omicidi a scopo terroristico e partecipazione a organizzazione terroristica", si legge in un comunicato della procura federale belga.
Tre siriani con passaporti falsi sono stati arrestati dalla Polfer ad Ancona, mentre stavano per salire sul treno delle 2:45 per Milano. Hanno detto di essere sbarcati nel porto di Bari nascosti in un container, e di aver comprato i documenti falsi in Turchia, per mille euro. Sono stati condannati a un anno e verranno espulsi. I tre sono stati processati per direttissima, e hanno patteggiato la condanna. Gli arresti fanno seguito al potenziamento dei controlli di polizia disposti dopo gli attentati di Parigi anche in ambito ferroviario.