Cronache

Giustizia, i giudici scioperano. Udienze a rischio a maggio

GIUSTIZIA: UDIENZE A RISCHIO A MAGGIO, SCIOPERO DEI GIUDICI DI PACE E MAGISTRATI ONORARI

Udienze a rischio a maggio. La associazioni Unagipa, Federmot, Angdp, e Cogita confermano l'astensione generale dalle udienze e dagli altri servizi di istituto dal 6 al 17 maggio dei giudici di pace e dal 13 al 17 maggio dei vice procuratori onorari e i giudici onorari di pace addetti ai tribunali ordinari. Saranno garantiti i servizi essenziali secondo le modalità e nei limiti previsti dai propri codici di autoregolamentazione. L'astensione è determinata dalla "persistente inerzia del governo" in ordine al varo della riforma riguardante la magistratura onoraria, nonostante la previsione al punto 12 del contratto di governo del necessario superamento della riforma Orlando. "Le proposte dei tecnici nominati dal ministro Bonafede nel tavolo tecnico ministeriale istituito col dichiarato intento di condurre rapidamente alla individuazione di una proposta legislativa condivisa dalle categorie interessate, sono state completamente disattese", denunciano le associazioni. "Nessuna promessa è stata mantenuta. Ad oggi non vi è stata alcuna convocazione del Tavolo tecnico o politico finalizzata all'esame dell'articolato, ma solo un rincorrere di voci contrastanti e non ufficiali", aggiungono le associazioni.

"E' rimasto evidentemente fermo in modo irragionevole - dicono ancora le associazioni - il convincimento che le modifiche alla riforma Orlando ammissibili debbano attestarsi addirittura al di sotto di tale 'minimo sindacale', in relazione all'inquadramento sia giuridico (trasferimenti, sistema disciplinare, incompatibilità, sospensione temporanea del rapporto di servizio, regime tributario e previdenziale) sia economico". "Tale approccio minimalista - proseguono - sconfessa le motivazioni sottese all'istituzione del tavolo, nel cui decreto istitutivo si allude al superamento delle antinomie tra la riforma Orlando e i vincoli sovranazionali che hanno condotto il Governo italiano ad epiloghi sfavorevoli, sia nella procedura comunitaria di pre-infrazione, esitata nel respingimento dei teoremi sostenuti dall'Italia, sia avanti al Comitato europeo dei diritti sociali, dove è stato condannato per violazione della Convenzione Edu". "Tale approccio conduce allo svilimento della Giustizia e mina l'indipendenza, non solo economica, dell'intera magistratura ordinaria, corpo unitario che, secondo l'espressa previsione Costituzionale, contempla anche la magistratura onoraria, alla quale si estendono tutte le prerogative", concludono le associazioni auspicando l'immediata attivazione delle istituzioni politiche.