Migranti, il coraggio di Marco Minniti: un ministro serio e capace
I CORRIDOI UMANITARI
‘Nel 2018 portero’ in Italia fino a 10000 rifugiati con i corridoi umanitari’ cosi’, incurante delle logiche elettorali, Marco Minniti ha aperto le porte ad un qualcosa di diverso e probabilmente più’ accettabile per quanto riguarda il problema infinito dei migranti: i corridoi umanitari.
Dopo essere riuscito con accordi diretti con le tribù’ libiche e con l’instabile Governo del Paese africano a ridurre di quasi il 35% gli sbarchi sulle nostre coste Il nostro infaticabile Ministro dell’Interno ha dato vita ad un qualcosa che non rappresenta la soluzione totale del problema ma una dignitosa alternativa sicura e perfettamente legale.
I corridoi umanitari. Un programma solo italiano, unico in Europa
I corridoi umanitari sono un programma di accoglienza italiano, modello unico in Europa, scaturiti dalla collaborazione di diverse realtà’: il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Interno, la Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese e societa' civile.
A chi si rivolgono?
A migranti in condizioni di grave debolezza come anziani, persone con disabilita’, donne sole con bambini e vittime di traffico di esseri umani.
Nell’arco di 24 mesi e’ previsto l’arrivo di circa 1000 persone da Marocco e Libano ( in particolare profughi siriani). Il Ministro ha parlato di 10000 e qui ci sarebbe forse da confrontarsi e capire meglio.
I corridoi umanitari. Insieme Governo e organizzazioni umanitarie.
Di certo non si va a prenderli a caso ma le persone vengono individuate dalla Comunita’ di Sant’Egidio e dalle Chiese della Federazione Evangelica e della Tavola Valdese che hanno le loro rappresentanze in loco.
Queste Comunita’ si occupano di dare poi assistenza e alloggio nel periodo necessario ad ottenere da parte del Ministero dell’Interno i permessi come richiedenti asilo.
8 per 1000 dei Valdesi, 5 per mille di Sant’Egidio più’ donazioni private rappresentano i fondi per i corridoi umanitari.
Ovviamente non sono certo la soluzione ( una goccia nel mare che può’ fare la differenza come ripetuto da Papa Francesco) ma mettono ancora una volta l’Italia in prima fila per quanto riguarda l’accoglienza.
Questa volta pero’ un’accoglienza piu' sicura, più’ organizzata e soprattutto più' mirata.
Tutto bene certo ma, forse, non perfettamente in sintonia per qualcuno che vuole ricandidarsi.
I corridoi umanitari. Le paure degli italiani.
L’elezioni di primavera si giocheranno anche e soprattutto sulle paure degli italiani, anche perché’ di programmi fino ad ora se ne sono visti ben pochi.
E tutti i politici sanno che migranti e terrorismo, in alcuni casi uniti, sono in testa ai timori della maggior parte degli elettori.
Un conto e’ dire di essere riuscito a far diminuire gli sbarchi in maniera concreta, altro e’ convincere l’elettore che e’ utile prendere aerei italiani per recuperare in Libia o da altre parti potenziali richiedenti asilo.
Si rischia di prendersi ‘palate di fango in faccia’ sotto forma di non voti.
Ed invece Marco Minniti non ha avuto nessun problema a dichiarare questo nobile impegno del Governo e di molte istituzioni umanitarie.
I corridoi umanitari. Il coraggio del Ministro Minniti.
Di questo coraggio bisogna dargliene atto.
Probabilmente il PD, cosi’ dicono i sondaggi, non vincerà’, ma certo che uno dei suoi Ministri ha sicuramente vinto la palma del politico piu' disinteressato alla poltrona ma piu' interessato ad un dovere sociale di umanità’.
Un impegno che ha reso l’Italia modello di accoglienza e ha nascosto la vergognosa assenza dell’Europa.
‘Chapeau’ al nostro Ministro Marco Minniti.