Era incinta Lorena Cultraro, la studentessa di 14 anni di Niscemi (Caltanissetta), strangolata da tre giovani e poi gettata in una vasca per l'irrigazione e trovata da un contadino il 12 maggio scorso. La gravidanza è stata accertata a conclusione degli esami istologici effettuati sul corpo della giovane massacrata dai tre coetanei che avevano deciso di ucciderla proprio perchè aveva detto di essere incinta di uno di loro. L'esito dell'accertamento sarà depositato nei prossimi giorni alla procura per i Minorenni di Catania dal medico legale Maria Berlich che ha avuto l'incarico di effettuare l'esame autoptico.
Lorena Cultraro (Emmevi)
LA SMENTITA DELLA PROCURA - Alla Procura della Repubblica per i minorenni di Catania "non risulta che siano stati ultimati gli esami autoptici" su Lorena Cultraro. Fonti qualificate sottolineano che "non è giunta alla Procura, neppure in maniera informale, nè conferma nè smentita all'ipotesi che la vittima fosse incinta".
La notizia della gravidanza della ragazza si era appresa a conclusione degli esami istologici effettuati a Caltanissetta dall'equipe del medico legale incaricato di svolgere l'autopsia dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Catania, che è titolare dell'inchiesta perchè i tre indagati per l'omicidio non sono maggiorenni. Per la Procura, che sta valutando se trasmettere gli atti ai colleghi di Caltanissetta sulla divulgazione della notizia, "il dato clinico sarebbe comunque irrilevante ai fini dell'inchiesta visto che l'omicidio è avvenuto perchè i tre indagati erano convinti che la ragazza fosse veramente incinta di uno di loro".
LA VICENDA - Lorena Cultraro è stata violentata da tre minorenni, arrestati dai carabinieri, e poi massacrata a calci e pugni, prima di essere strangolata con un cavo della tv. I tre minorenni, Alessandro A. di 17 anni, Domenico D.M. (che ha compiuto 17 anni il mese scorso) e Giuseppe G. di 16 anni, tutti di Niscemi, accusati dell'omicidio, hanno ammesso tutto davanti ai giudici. "Voleva incolparci tutti e tre - ha detto agli investigatori Alessandro - perchè sicuramente uno di noi l'aveva messa incinta".
A quel punto è scattato il piano per ucciderla e l'ordine è arrivato tramite un sms. La ragazza è stata portata in un casolare di campagna, fatta spogliare e poi strangolata. Durante l'autopsia, a causa del fatto che la gravidanza poteva essere di pochi giorni, è stato impossibile accertarlo. Per questo motivo il medico legale ha prelevato alcuni campioni dalla vagina sui quali ha effettuato esami istologici che hanno dato esito positivo.