Cronache
Nizza/ L'Isis perde terreno in Siria. E l'Europa rischia altri attentati

Le sconfitte sul campo militare costringono l'Isis a nuove azioni nei luoghi pubblici. Lo si era detto dopo l'azione terroristica di Dacca, lo si ripete con ancora più preoccupazione adesso, dopo l'ennesimo colpo alla Francia e all'Unione Europea. Lo Stato Islamico, o meglio Daesh, continua a perdere terreno in Iraq e soprattutto in Siria. Per questo ci si attendeva, e ci si attende, ancora una nuova offensiva di attentati in Europa e non solo.
L'FBI: "RISCHIO DI DIASPORA DI TERRORISTI DALLA SIRIA"
Il direttore dell'Fbi, James Comey, prevede una "diaspora terrorista" dopo la sconfitta del gruppo islamista Isis in Iraq e in Siria, e una impennata degli attacchi che ne conseguirebbe. "Sappiamo tutti che ci sara' una diaspora terrorista quando le forze militari avranno distrutto il 'califfato' proclamato dall'Isis in Iraq e Siria", ha detto Comey intervenendo al Congresso Usa. "Migliaia di combattenti - ha ammonito - andranno da qualche parte e il nostro compito e' rintracciarli e fermarli prima che vengano negli Stati Uniti a colpire persone innocenti". La fine dell'Isis in Iraq e Siria rendera' gli estremisti "pronti a tutto per dimostrare che mantengono la loro vitalita' e questo probabilmente assumera' la forma di piu' attacchi di tipo asimmetrico e di maggiori sforzi terroristici" ha aggiunto Comey. A meta' giugno scorso, il direttore della Cia John Brennan aveva stimato in un numero compreso fra i 18 mila e i 22 mila i combattenti Isis.
IL DIRETTORE DELLA CIA: "SAREI SORPRESO SE L'ISIS NON ATTACCASSE GLI USA"
Secondo il direttore della Central Intelligence Agency (Cia) John Brennan sarebbe "sorprendente" se lo Stato Islamico non stesse cercando di realizzare attentati negli Stati Uniti. "Penso che se potessero, lo farebbero. Ho grande fiducia nelle nostre forze dell'ordine, l'intelligence e i professionisti della Homeland Security, tuttavia, rendono molto difficile questa ipotesi. Sarei sorpreso se il Daesh non stesse cercando di realizzare un attacco negli Stati Uniti", ha detto Brennan in un'intervista a Yahoo rilasciata subito dopo gli attacchi nella citta' turca di Istanbul. La Turchia e' stato presa di mira da diversi attacchi terroristici negli ultimi tempi, tra cui uno il 28 giugno, quando tre kamikaze all'aeroporto internazionale Ataturk, lasciando sul campo 44 morti e 239 feriti