Papa Francesco, svolta vegan per la prossima visita ad Assisi?
PETA chiede a Sua Santità di incoraggiare la compassione per gli animali tramite una scelta vegan in onore di San Francesco
Mentre Papa Francesco si prepara per la visita ad Assisi il 20 settembre per la Giornata Mondiale della Preghiera per la Pace, la PETA ha una richiesta per Sua Santità: in onore di San Francesco, santo padrone degli animali, il cui nome porta anche il pontefice, potrebbe richiedere pasti vegan durante la sua visita?
In una lettera spedita al Papa stamattina, la PETA – il cui motto dice, in parte, che "gli animali non sono nostri da mangiare" – nota che gli insegnamenti di Gesù includono l'estensione dell'amore e della compassione verso coloro che sono deboli, vulnerabili e diversi da noi, un insegnamento che la PETA interpreta come estendibile verso i miliardi di animali uccisi per il cibo ogni anno.
"L'atto di assicurare che nessun animale soffrirà o sarà oggetto di crudeltà per i pasti serviti al festival è in accordanza con questa celebrazione della pace", scrive la Responsabile per il Coordinamento Europeo della PETA Harriet Barclay. "Speriamo che rinunciando alla carne e latticini, Sua Santità aiuterà a guidare il mondo cristiano verso un futuro più compassionevole, nel rispetto di ogni creatura di Dio."
Nella sua enciclica del 2015, Laudato si', Papa Francesco ha parlato dell'importanza di trattare gli animali con gentilezza, scrivendo, "Ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è 'contraria alla dignità umana'". Ha anche messo in luce la protezione ambientale – e come nota la PETA nella sua lettera, l'allevamento degli animali è uno dei maggiori fattori contribuenti alle emissioni dei gas serra cause dei cambiamenti climatici. Inoltre, l'industria della carne richiede delle vastità di colture per mangimi destinati agli animali da macello – colture che invece potrebbero essere usate per sfamare il mondo.