Cronache

Pordenone, madre e e figlia uccise a colpi d'accetta. Arrestato cinese

E' stato arrestato nella notte il cittadino cinese fermato perche' ritenuto presunto autore dell'omicidio di due donne, madre e figlia, sempre di origine cinese, avvenuto nella serata di ieri. L'uomo, consuocero della piu' anziana, gestiva il bar con le due straniere. Le donne sono state colpite al collo con un'accetta. L'arrestato e' un uomo di circa 45 anni, anche lui di origini cinesi, parente e socio in affari delle due vittime. L'allarme e' stato lanciato da un passante che aveva notato due stranieri che stavano urlando a bordo della strada. Poco dopo sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri che hanno notato come uno dei due aveva le mani e i vestiti sporchi di sangue e quindi hanno intuito che poteva essere accaduto qualcosa di grave. Sono, quindi, saliti al primo piano dello stabile e hanno rinvenuto le due donne morte in un lago di sangue. Immediatamente, i due cinesi sono stati fermati e portati in Questura. Sembra che l'assassino gestisse con le due donne un bar. Il movente sarebbe legato a questioni economiche.

Si tratta di Yongxin Wu, 57 anni, anch'egli di origini cinesi. Le vittime sono Shuie Yang di 49 anni e Haiyan Wang, di 22. L'uomo, che era socio di entrambe nella gestione di un bar poco distante dal luogo del delitto, era stato fermato ieri sera nelle immediate vicinanze dell'appartamento dove e' avvenuto il duplice delitto. Yongxin Wu, consuocero di Shuie Yang, ra arrivato nel capoluogo friulano ieri sera in treno proveniente da Milano dove lavora e risiede. Subito dopo aver ucciso le due donne e' stato bloccato in strada dal genero - nonche' figlio e fratello delle vittime - con cui e' nata una colluttazione, per sedare la quale alcuni passanti avevano chiesto l'immediato intervento delle forze dell'ordine. Appena notati abiti e mani sporchi di sangue, gli agenti hanno capito che era stato compiuto qualcosa di grave e varcata la soglia dell'appartamento hanno trovato le due donne a terra in un lago di sangue.