Cronache
Salerno: partorisce in casa e nasconde figlio nella valigia, morto neonato
I pm, probabilmente, nelle prossime ore, disporranno l'esame autoptico per comprendere le cause della morte e per cercare di ricostruire quanto accaduto
Partorisce in casa, nasconde il neonato in una valigia, dove è stato trovato morto, e poi chiama i sanitari del 118 che l’accompagnano in ospedale ignari di quanto accaduto.
Il cadavere di un neonato è stato ritrovato, all'alba di oggi, in un'abitazione di Vallo della Lucania, nel Salernitano. Il corpicino senza vita era parzialmente nascosto vicino a un armadio. Il bimbo era figlio di una donna moldava che avrebbe partorito, in casa, nelle scorse ore. La donna è ora ricoverata all'ospedale 'San Luca' di Vallo della Lucania, mentre la salma del piccolo è stato trasportato nella sala mortuaria del nosocomio. Sul caso indagano i carabinieri che hanno avviato tutti gli accertamenti e hanno già informato la procura vallese. I pm, probabilmente, nelle prossime ore, disporranno l'esame autoptico per comprendere le cause della morte e per cercare di ricostruire quanto accaduto.
Il neonato trovato morto, all'alba di oggi, in un appartamento di Vallo della Lucania, nel Salernitano, era di sesso maschile. Durante la notte, la madre, una 30enne moldava, presumibilmente poco dopo aver partorito in casa, ha raggiunto l'ospedale 'San Luca' con una forte emorragia. A quel punto, il personale sanitario ha avvertito i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo nell'abitazione. Lì, vicino all'armadio, la macabra scoperta del cadavere del piccolo. La madre, che attualmente non è in stato di fermo, è ora in cura al nosocomio vallese, ma non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini della procura di Vallo della Lucania sono delegate ai militari dell'Arma. L'attenzione degli inquirenti è, ovviamente, concentrata sulla figura della donna e su cosa sia accaduto nelle ultime ore. La 30enne, che viveva da sola, lavorerebbe come badante. In giornata, dovrebbe essere affidato l'incarico al medico legale perché esegua l'autopsia da cui, innanzitutto, si stabilirà se il bimbo è nato morto o se la morte è sopraggiunta in un momento successivo.