Scuola, la rivolta dei dirigenti: "Oberati di lavoro, serve nuovo concorso"
SCUOLA – I dirigenti scolastici oberati dalle troppe reggenze: attività a rischio, urge il concorso
I DIRIGENTI SCOLASTICI SUL PIEDE DI GUERRA: "CARICO DI LAVORO TROPPO ALTO"
Una missiva, inviata alle istituzioni da 30 dirigenti scolastici bellunesi, riassume la preoccupazione di tante province italiane: “servono nuove figure organizzative e manageriali delle nostre scuole, stiamo assistendo ad un progressivo aggravio del carico di lavoro, con un serio rischio di stress da lavoro correlato”. Ogni anno che passa, i presidi sono infatti costretti a gestire “sempre più scuole in reggenza”, per via dei pensionamenti e poiché i vincitori dei concorsi sono stati tutti assunti: proprio ora che, tra l'altro, stanno subentrando ulteriori impegni e responsabilità, come “le reti d’ambito previste dalla Buona Scuola”.
"COMPENSO RIDICOLO PER RESPONSABILITA' AGGIUNTIVE ENORMI"
Inoltre, in cambio di responsabilità aggiuntive enormi percepiscono un compenso netto ridicolo: tra i 200 e i 300 netti mensili. Per i Dsga il problema non è da meno: a portare avanti “le incombenze economiche” sono, infatti, spesso reggenti o assistenti amministrativi incaricati. È necessario avviare il prima possibile il concorso per entrambe le figure, poiché quasi 1.500 scuole non possono essere ancora affidate in reggenza per un altro anno.
"SUBITO UN NUOVO CONCORSO"
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è da due anni che si attende il nuovo concorso, ma si continua a rimandare. Così ci troviamo con nemmeno 7mila presidi, mentre ne servirebbero 8.200. Intanto, con la scuola dell’autonomia e l’approvazione della Legge 107/15, le responsabilità e gli impegni dei Dirigenti sono triplicati; il tutto in cambio di compensi che costituiscono la metà di quelli di altri dirigenti pubblici. Inoltre, con lasentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, i giudici amministrativi hanno confermato che per partecipare al concorso per Dirigenti non può essere considerato titolo imprescindibile la già avvenuta immissione in ruolo: ciò significa che non è necessario essere assunti a tempo indeterminato ma, per svolgere le prove selettive bisogna solo dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e aver insegnato almeno 5 anni.