Cronache

Terrorismo, Daniele Contucci: "E' il momento di chiudere le frontiere"

di Daniele Contucci*

Bisogna abbandonare la speranza che tutto vada sempre bene con la consapevolezza di cambiare approccio con questo fenomeno epocale. Vista la democrazia in cui viviamo e la non possibilità di arrestare preventivamente soggetti pericolosi, possiamo comunque limitare i rischi di eventuali azioni terroristiche. La realtà italiana è molto differente da quella francese costretta a convivere con immigrati di 3 4 generazione di origine islamica. Il nostro reale pericolo proviene da migranti che giungono per la maggioranza dalle coste libiche. Come già denunciato in altre interviste pubbliche, ritengo fallimentare la gestione del fenomeno sbarchi di migranti degli ultimi Governi italiani e dei loro Vertici di Immigrazione. Ricordo che nel 2014-2015 sono sbarcati in Italia oltre 320.000 migranti di cui 100.000 non fotosegnalati perdendo così ogni possibile traccia su tutto il territorio europeo (missione Mare Nostrum e Triton), per questo l'Europa ha disposto la creazione di Hotspot per verificare trattazione e fotosegnalamento sotto controllo agenzie europee. Nel 2014 solo 63.000 individui hanno richiesto asilo politico: di questi il 60% ha ottenuto un titolo per permanere sul territorio, mentre nel 2015 su 84.000 richiedenti solo il 40% . Eccetto i vari ricorsi ai gradi di giudizio, tutti gli altri dovevano essere rimpatriati nei Paesi di provenienza, cosa non avvenuta nella stragrande maggioranza.

In un periodo storico così delicato sotto il profilo del terrorismo islamico, senza se e senza ma, con accordi bilaterali con i Paesi di provenienza dei migranti economici, occorre rimpatriare tutti coloro che non possiedono il titolo per restare in Italia. L'Assistenza perde terreno grazie al l'accelerazione USA in Siria e in Iraq, cresce così l'ondata di odio verso gli occidentali. Esatti di religione islamica che in nome di un Dio uccidono innocenti, spostando così la guerra in casa nostra, territorio di pace. Ora, sentire un Ministro dire:" abbiamo intensificato la vigilanza ad obiettivi sensibili " significa aver capito molto poco la dinamica di questi attentati. Ricordo che gli obiettivi sensibili sono gli inermi cittadini comuni nei luoghi popolari; non servono dunque scienziati dell'intelligence per capire che è giunto il momento di chiudere le frontiere ad esclusione di corridoi umanitari destinati a chi ne ha effettivamente titolo. Tutto ciò deve avvenire con delle politiche comunitarie e internazionali serie per disincentivare le partenze di massa verso le nostre coste, aiutando invece a sviluppare in Paesi in causa con costi tra l'altro decisamente minori a quelli di questa discutibile integrazione ed accoglienza. Purtroppo gli egoismi legati al business che ne consegue, spesso sono più forti del buonsenso ed ai tanti buonisti dico: signori siamo in guerra... attenzione".

*Assistente Capo Polizia di Stato in forza alla Direzione Centrale Immigrazione e Polizia delle Frontiere Dirigente Sindacale Consap Polizia