Cronache

Tiziano Renzi, nuovi guai: influenze illecite indaga la Procura di Firenze

Nuovi guai per Tiziano Renzi. Come rivela Panorama c'è un nuovo fascicolo d'inchiesta sul papà dell'ex premier. Si tratta, spiega anche la Verità che anticipa il dossier di Panorama, di un'indagine per traffico di influenze illecite. Una vicenda nella quale lo scorso ottobre la procura di Roma aveva chiesto l'archiviazione, per non essere riuscita a dimostrare che il genitore dell'ex premier avesse cercato denaro promettendo favori con la pubblica amministrazione.

Secondo la Verità, la nuova inchiesta punta a Roma e parte dall'inchiesta per false fatture che ha portato al processo per i genitori di Renzi e il loro ex socio Dagostino. Ora i pm di Firenze cercano di capire se il papà di Renzi ha usato pratiche di lobbismo mentre il figlio si trovava a Palazzo Chigi. Vengono citate, dal quotidiano di Belpietro, le vicende della Reti di Claudio Velardi e della scalata di Franzé a Cdp.

Nel frattempo il Fatto Quotidiano svela il contenuto di alcune chat del faccendiere Russo, al vaglio dei pm. Chat nelle quali, scrive il quotidiano diretto da Marco Travaglio si parla dell'incontro tra Tiziano Renzo e Romeo e del presunto ok dello stesso Renzi senior all'accordo quadro per i soldi ai due.

Nell'informativa riportata dal Fatto si parla del presunto incontro Renzi-Romeo-Russo. "Dalle ore 15 circa del 16 luglio 2015", scrivono i carabinieri, "le utenze dei tre soggetti hanno ponti ripetitori che servono zone attigue, al centro di Firenze (...) compatibili con un loro eventuale incontro".  

Quel giorno Tiziano, dice il Fatto, alle 15.24 scrive a Russo su Telegram: “Ci sono”. E l’amico poco dopo, alle 15.43, risponde: “Ci siamo”. Evidentemente in quel momento Russo si trovava già con Romeo. Qualche ora dopo, alle 18.22, Renzi e Russo tornano a scriversi e sembrano commentare l’i ncontro.

Ecco il dialogo riportato sempre dal Fatto:

Renzi: Impressioni? Russo: A lui positivamente... A te? Renzi: Buone speriamo che non mi pongano ostacoli. Russo: Speriamo. Come emerge da altre informative, sempre il 16 luglio 2015, alle 15 e 27 Romeo telefona alla sua collaboratrice Paola Grittani per avere dettagli sulle gare di Grandi Stazioni. Poi cinque minuti dopo, al figlio che lo chiama, dice: “Sto a Firenze ... finisco questo incontro e ti richiamo dai”. Incrociando gli orari delle telefonate viene fuori che quando Romeo chiama la segretaria si trovava con Russo.

Da queste chat non sono comunque emerse, secondo i pm di Roma, novità tali da fargli cambiare idea sulla richiesta di archiviazione. Come riporta sempre il Fatto i pm scrivono al gip: “Non sono stati individuati nuovi elementi da cui inferire la conoscenza e la condivisione, da parte di Tiziano Renzi, delle trattative che Russo stava conducendo con Romeo anche a suo nome”.