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Culture
8 marzo 2024: cinque figure femminili da conoscere

2)  Atalanta di Jennifer Saint (Sonzogno)  

Se avete già letto e apprezzato Arianna ed Elettra, è probabile che siate già corse in libreria ad acquistare Atalanta o che lo stiate per fare. In questi anni la scrittrice inglese Jennifer Saint si è infatti imposta al pubblico internazionale grazie a suoi originali e interessanti romanzi incentrati sulle figure femminili del mito, raccontate per la prima volta dal loro stesso punto di vista. Si tratta, in realtà, di un filone che ha preso campo con il crescente movimento femminista e che ha visto la rilettura dei principali miti antichi (per lo più greci e latini, ma non solo) attraverso gli occhi delle protagoniste, invece che degli uomini. Dunque una storia di eroine e non più di eroi, per ridare spazio, voce e valore a tutte coloro che per secoli sono state sempre messe in secondo piano. La Saint, nello specifico, ha scelto di concentrarsi non tanto sul mito in sé, quanto piuttosto nella figura che esso racconta: in Arianna, ad esempio, la storia della figlia di Minosse si intreccia a una serie di leggende e personaggi della Grecia antica, collegandosi così non soltanto al celebre racconto del filo di Arianna e della sua storia d’amore con Teseo, ma permettendo una vera e propria rispolverata dei classici greci studiati a scuola.

Atalanta
 

In questo caso Jennifer Saint ha deciso di dedicare il suo ultimo romanzo, in Italia appena uscito per Sonzogno – che detiene i diritti dell’autrice –, all’eroica (qui è proprio il caso di dirlo) Atalanta, tanto impavida e coraggiosa quanto caduta quasi nell’oblio tra le protette degli dei. A salvarla da morte certa quando suo padre, il re dell’Arcadia, decise di abbandonarla - come spesso si soleva fare con le figlie femmine non eredi al trono - fu infatti una delle più potenti e fascinose tra le dee: Artemide, altresì nota come Diana. La piccola divenne la sua “creazione”, poiché fu grazie all’impegno della dea e alla cura delle ninfe della foresta se Atalanta, ben lungi dal morire, crebbe come una bravissima guerriera, tenace e impavida, in grado di tenere testa a un esercito. Persino a quello di Giasone, pensò Artemide, quando decise di inviarla insieme agli Argonauti alla ricerca del vello d’oro. Capiamo quindi già da queste poche righe quanti miti si intreccino ancora una volta attorno a una singola figura: dalla storia dell’Arcadia alla dea Minerva, dal leggendario vello d’oro all’altrettanto noto Giasone, dalla caccia al cinghiale calidonio alla tragica morte di Meleagro. Storie che a loro volta, essendo frutto della tradizione orale ben prima di essere messe per iscritto, non possiedono mai un’unica versione, ma più interpretazioni che nel corso dei secoli sono state modificate, arricchite, trasformate, reinterpretate. Fino ad arrivare al 2024 e a Jennifer Saint, che qui ci racconta la sua personale versione dei fatti.

Accanto alla figura indomita e potente, nota per le abilità nella caccia, nella lotta e nella corsa, scopriamo una donna piena di contraddizioni e di fragilità come qualunque essere umano; una donna, soprattutto, incapace di sfuggire al potere dell’amore quando ne viene travolta, nonostante gli avvertimenti della dea e la consapevolezza del rischio a cui va incontro. L’altro aspetto interessante di questo romanzo dal ritmo serrato e dai dialoghi brevi, che si susseguono in un rapido botta e risposta, è la molteplicità di figure storico/mitologiche che l’autrice mette in campo, mostrando tutta la sua passione per la materia. Ritroviamo infatti Eracle e Medea, Mela e Giasone, Eete e Meleagro, Orfeo e Ippomene, Partenopeo e Afrodite. Più o meno famosi, i personaggi dell’antichità ci sono quasi tutti – o quantomeno sono in molti – perciò Atalanta è anche un bellissimo spunto di lettura per aprire ad altri studi, ad approfondimenti, a ulteriori strade, storie, sentieri sconosciuti, ripercorrendo la tradizione orale del nostro passato.    






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