Culture
Bellezza, meraviglia e stupore in NarraStorie di Cristicchi
“Sono un ricercatore di bellezza, sono dalla sponda della bellezza, della meraviglia, dello stupore, cerco questa bellezza dappertutto"
“Sono un ricercatore di bellezza, sono dalla sponda della bellezza, della meraviglia, dello stupore, cerco questa bellezza dappertutto, anche frequentando gli anziani e parlando con i bambini e restituendo tutto questo nelle mie canzoni e nei miei spettacoli”- chi parla è Simone Cristicchi, il direttore artistico di NarraStorie, il Festival del racconto.
Ogni estate, a fine agosto, Arcidosso (GR) diventa palcoscenico naturale per artisti, attori, musicisti e cantastorie che con i loro racconti incantano adulti e bambini.
Mito, leggenda, racconto popolare, epica e fiaba sono state le forme di narrazione tipiche dei tempi più remoti utilizzate come tramite per trasmettere e tramandare la cultura, i valori e l'identità di un popolo in tempi in cui la scrittura era poco praticata.
“NarraStorie”, alla sua quarta edizione, è nato dall’idea di utilizzare la narrazione nella sua forma più antica, quella orale, che affonda le radici nel bisogno di comunicare proprio dell’uomo.
Il progetto propone una serie di spettacoli “narrastorie” nei luoghi tipici dell’incontro (piazze, strade,terrazze e cortili) con l’intento di recuperare, nel valore dell’ascolto condiviso, la forza del racconto e di creare comunità, confronto e scambio.
L’evento, rivolto a persone di tutte le età (bambini, giovani e adulti) offre rappresentazioni che mettono a confronto gli spettatori, attraverso i racconti dei narratori, con diversi modi di vivere e di percepire la vita così da creare un dialogo artistico ed umano tra le parti coinvolte.
Musica dell’anima, parole che trattano temi dell’esistenza. Racconti e testimoni di pensieri ed emozioni invitati da Simone Cristicchi.
Un viaggio di sette giorni tra spirito e materia alla ricerca della felicità e della bellezza. E per la prima serata sul palco è arrivato Mogol.
Tanti gli ospiti che raccontano e si raccontano come Mogol. Con lui la poesia è diventata canto e attraverso brani indimenticabili si è entrati nella mente e nel cuore di tanti artisti con i quali ha lavorato, primo fra tutti, Lucio Battisti.
“Non è difficile, è impossibile cantare Battisti – ha riferito Cristicchi - ma io per salvarmi da questa cosa lo faccio spesso cantare dal pubblico “.
Così la memoria della meravigliosa “Un’avventura” e di tanti altri brani famosi, vissuta insieme, ha coinvolto tutti, con Mogol in testa.
Simone Cristicchi è uno degli artisti più poliedrici del nostro panorama nazionale: cantautore, autore di libri e spettacoli teatrali, attore e direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2017.
In merito al suo Festival NarraStorie si è così espresso : “Credo fermamente che per fondare un’idea di futuro, i tempi che viviamo necessitino di un’inversione di marcia, di un cambio di prospettiva capace di farci vedere la realtà con occhi nuovi, ristabilendo un ordine di priorità, fuori e dentro di noi: individuare quali sono le cose davvero importanti, le parole fondamentali che possano risvegliare la ‘scintilla di luce’ coperta dalla cenere della modernità. Ammettere il mutamento antropologico in atto, e provare ad attrezzarsi per affrontarlo con autocritica e sincerità, è un primo passo verso quell’equilibrio salvifico, in grado di trasmutarci in altre forme, migliori. Soltanto attraverso un equilibrio tra Spirito e Materia l’essere umano può continuare ad evolversi!” .