I ritratti sciolti e non ingessati di Maria Mulas
La mostra “OBIETTIVO MILANO 200 fotoritratti dall’archivio di Maria Mulas”
di Simonetta M. Rodinò
Sono biografie più che immagini le foto scattate dall’82enne artista, trasferitasi a Milano nel 1956. Proprio nel capoluogo lombardo a metà degli anni sessanta ha inizio l’iter creativo di Maria Mulas: realizza scatti ispirati al mondo del teatro e al tema del ritratto, soggetto che sarà ripreso costantemente lungo il suo cammino espressivo.
Proprio i ritratti sono i protagonisti della mostra “OBIETTIVO MILANO 200 fotoritratti dall’archivio di Maria Mulas”, da domani nelle sale espositive di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine. Un racconto fatto di personaggi e volti della storia milanese dagli anni Settanta ad oggi, attraverso un selezione di 200, su quasi 20mila foto dell’autrice.
La carrellata degli scatti esposti mostra una variegata panoramica di personalità, tra cui emergono diverse femminili, squarci di vita sociale tra naturalezza e artificiosità, fra cui spiccano ritratti di artisti, galleristi, critici, designer, architetti, stilisti, scrittori, editori, giornalisti, registi, attori, intellettuali, imprenditori e amici.
Sette le sezioni in cui si snoda la rassegna: nella prima “Coda rossa” con macchina fotografica, autoritratti e fotografie scattate all’artista dai fratelli Ugo e Mario Mulas e dal pittore e scrittore Emilio Tadini; nelle sale successive i fotoritratti di “Amici artisti”, realizzate non solo a Milano, ma anche alla Biennale di Venezia, a Kassel, a New York, in occasione di allestimenti, inaugurazioni o nei vari studi. Tra gli altri, Marina Abramovic e Ulay in una performance del 1977, Fausto Melotti seduto su una poltrona etnica di bambù, Christo sul tetto di un grattacielo newyorkese, un buffissimo Alik Cavaliere, che indossa in testa un fazzoletto annodato sui lati, Andy Warhol in compagnia dei frati domenicani davanti alla sua “Ultima cena”, un impeccabile ed elegante Emilio Tadini ripreso di profilo su un fondo scuro. E ancora, Keith Haring, Jannis Kounellis, Gillo Dorfles…
La sala 4 ospita “La città del design”: oltre ad immagini geometriche di ricerca fotografica che ci riportano alle illusioni ottiche, alle costruzioni impossibili e alle prospettive ardite del visionario Escher, ecco Gae Aulenti seduta sul divano della serra-terrazza, Achille Castiglioni alla finestar del suo studio milanese, Roberto Sambonet dietro al fumo del sigaro... Mario Botta, Bruno Munari, Pierluigi Cerri, Ignazio Gardella, Vittorio Gregotti…
Nel segmento “Il mondo della moda”, i giovani Giorgio Armani e Gianni Versace, Krizia, Miuccia Prada, e le sfilate: pellicce vaporose delle sorelle Fendi, abiti lunghi con guarnizioni di cigno firmati Valentino. Non mancano Trussardi, i Missoni, Enrico Coveri…
Se poi in “Le arti dello spettacolo” oltre a Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Paolo Grassi, Ermanno Olmi s’incontrano l’elegante Valentina Cortese con l’immancabile copricapo e la bellissima Liz Taylor ornata da una collana di perle a più giri, nella sezione “I borghesi sono gli altri”, cappelli, cappellini, gioielli, pellicce testimoniano il lusso di un ceto spesso lontano dalla realtà. Persino i titoli delle immagini concorrono a evocare il benessere: così Il brindisi, Seduzione, Poltrona a Venezia, Fanciulle in fiore con levriero…
L’esposizione si chiude con “Scrittori, giornalisti, editori” e tra loro, Umberto Eco, dietro ad una batteria, Natalia Aspesi, Jorge Luis Borges, Inge Feltrinelli, Lawrence Ferlinghetti, Dario Fo, Gunter Grass, Allen Ginsberg, Nanda Pivano, giovanissima, Andrej Voznesenskij …
Complemento della mostra il rapporto di Maria Mulas con lettere, libri, biglietti, telegrammi che documentano i profondi legami alimentati nel tempo con i soggetti ritratti.
“OBIETTIVO MILANO 200 fotoritratti dall’archivio di Maria Mulas”
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine – Via Sant’Andrea 6 – Milano
1 giugno – 6 settembre
Orari: matedì-domenica 9-13 e 14-17,30
Infoline: 02/ 88465735
Ingresso libero
www.civicheraccoltestoriche.mi.it
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