Culture
La madre di Leonardo da Vinci era una schiava cinese
Nel saggio in lingua inglese Leonardo Da Vinci: a Chinese scholar lost in Renaissance Italy, (Lascar Publishing), il ricercatore Angelo Paratico, che vive ad Hong Kong da tre decenni ed è vicepresidente della locale sede della Società culturale Dante Alighieri, sostiene che la madre di Leonardo da Vinci fosse Caterina, una schiava di origine cinese.
I risultati delle sue ricerche, che hanno destato molto interesse non solo sulla stampa di Hong Kong ma in tutta la Cina, sono spiegati dallo stesso Paratico in un articolo sul settimanale Oggi.
Che Caterina fosse una schiava l'avevano indicato già Francesco Cianchi e il direttore del Museo Ideale di Vinci, Alessandro Vezzosi; e anche le analisi fatte da Luigi Capasso, direttore di Scienze biomediche dell'Università di Chieti, a partire dalle impronte digitali rimaste sui dipinti, portano a Oriente: finora si diceva in Turchia. Invece Paratico scrive che Caterina, da ragazza, fu catturata dai Mongoli in Cina, portata come schiava in Crimea e arrivata via nave a Venezia per essere venduta come domestica. «La consuetudine di comprare domestiche a Venezia era diffusa allâ'epoca, anche in Toscana», dice Paratico.
Il padre di Leonardo, Ser Piero da Vinci, era un notaio della Firenze bene. Fu lui a rilevare Caterina come domestica alla scomparsa di chi l'aveva avuta in casa (il ricco Ser Vanni di Niccolò, morto nel 1451, l'anno prima della nascita di Leonardo). Nel testamento di Ser Vanni si citava una domestica ceduta alla vedova, Monna Agnola dei Baroncelli: domestica che, nei documenti successivi redatti da Monna Agnola, non compare più. In realtà Ser Piero, frequentando la casa in via Ghibellina dellâagonizzante Ser Vanni, mise incinta la domestica Caterina, sostiene Paratico.