"Di che razza è? Signora, dico a lei. Di che razza è la bimba?" "Non è mica un cane! – fu la mia risposta secca – è italiana mia figlia». "Ah, ma allora suo marito è asiatico?" "No, mio marito è napoletano. Io pure. La bimba ha la sindrome di Down".
È attraverso gli occhi di Maritè, una bambina con la sindrome di Down, la sua purezza nell’amare, la sua forza nel combattere le difficoltà, che la madre impara nuovamente a vivere, in una maniera più vera e profonda. Impara ad ascoltare una voce amica, ad apprezzare il senso di gesti e valori, ad accettare l’aiuto di chi le sta intorno, a essere paziente e amorevole, a non temere ciò che non conosce “perché nessun incontro, nessuna sorpresa è una casualità”.
Questa è una storia semplice e, allo stesso tempo, profondissima. Ci emoziona, ci fa commuovere, ci fa ridere e piangere. "Avevi l’aria di chi deve scalare una vetta, per la prima volta nella vita, senza avere il piccone da piantare nella roccia e senza sapere cosa trovare in cima. Ricordando che non sei neppure nelle condizioni di scegliere se iniziare la scalata o meno, devi e basta. E intrapresa quella strada puoi solo salire, non c’è possibilità di tornare indietro. E non puoi permetterti di cadere. Le debolezze, la rabbia, il rancore, lo scoraggiamento, sono sentimenti negativi che devi trasformare in amore".
Veronica Tranfaglia nasce a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, nel 1970. Cresciuta a Napoli, si laurea in Farmacia nella città di Urbino con il massimo dei voti. Diventa nutrizionista e collabora, nella formulazione di cosmetici innovativi, con la ditta Promoitalia. Ad oggi svolge la professione di farmacista coltivando la passione per l’alimentazione e la cosmetologia. Era già madre di due figlie quando nasce la piccola Maritè.
Disponibile in tutte le librerie, anche in e-book
formato 14x21 | brossura con bandelle
pp. 144 | 16 €
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