Culture
Viaggio tra luce ed oscurità nella letteratura, nell’antropologia e sociologia
Viaggio tra luce ed oscurità nella letteratura, nell’antropologia e sociologia esoterica contemporanea, e nei percorsi iniziatici
Incontro con gli autori Paolo Battistel, Stefano Donno ed Enrica Perucchietti
Libreria Arethusa Via Giovanni Giolitti, 18, 10123 Torino
15 giugno 2017 Start H. 18,30
Esistono mondi, sottomondi, cripto/linguaggi che mettono in evidenza un aspetto che va al di là della legge ermetica “come in alto, così in basso!” la quale definisce spazi, perimetri esistenze fisiche e metafisiche tra i tre mondi ovvero quello inferico, quello reale, e quello celeste … parliamo de l’eterna lotta tra Luce e Ombra, tra Bene e Male. Tutto il mondo che si manifesta nelle cose e nei fenomeni si fonda sugli opposti, in senso comparativo, e tutto ha un’origine reciproca ovvero qualcosa non può esistere senza un qualcos’altro con cui è in relazione. In questa interdipendenza e interconnessione tra fenomeni, e pura ontologia, si agitano nelle zone d’ombra FORZE che lottano tra di loro per la Supremazia sull’oltrequando. A qualsiasi livello è questo ciò che accade, dalle grandi multinazionali delle bio/robot-tecnologie che mirano all’onnipotenza dell’immortalità secondo i nuovi parametri del post-umano, sino alle istituzioni iniziatiche deviate che hanno giocato nella Storia e continuano oggi a tentare di controllare il destino dell’umanità, e ancora sino alla letteratura con autori come J.R.R. Tolkien che più di ogni altro nel panorama della letteratura mondiale, ha usato denunciare lo scontro tra queste fazioni di energia, nei suoi epici lavori letterari da Lo Hobbit, al Signore degli Anelli, sino al Silmarillion. Di questo e di molto altro si parlerà nell’incontro UNDERWORLDS/UNDERWORDS - Percorsi tra Luce ed Oscurità nella letteratura, nell’antropologia e sociologia esoterica contemporanea, e nei percorsi iniziatici con gli autori Paolo Battistel, Stefano Donno ed Enrica Perucchietti presso Libreria Arethusa Via Giovanni Giolitti, 18, a Torino il 15 giugno 2017 con inizio alle 18,30
Il mito dell’immortalità di Enrica Perucchietti (i Quaderni del Bardo edizioni) - La ricerca della vita eterna ha ossessionato l’Uomo di ogni epoca e cultura: se per alcuni l’immortalità veniva concepita come una “dannazione” (si pensi alla maledizione che colpisce l’Ebreo errante), per altri era da intendere come un “premio” da conseguire dopo un lungo lavoro di ricerca magica, spirituale e iniziatica. La modernità abbraccia i sogni millenari degli alchimisti, svuotandoli e facendone la cornice dei progressi della tecnica. La pulsione dell’uomo moderno è quella di migliorare le proprie potenzialità, per giungere infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguire il proprio corso secondo autonome finalità. Le nuove tecnologie hanno acquisito un tale potere di suggestione e di condizionamento che sono destinate a modificare i rapporti sociali e politici del futuro verso la costituzione di una società piramidale e oligarchica. Dall’Elixir alchemico di lunga vita alle derive nere della Magia Avatarica, il sogno di poter sconfiggere la morte sopravvive ora nel Transumanesimo con il mind uploading (il trasferimento di mente), la telomerasi, la crionica o progetti volti a resuscitare i morti (Reanima). Come nella peggiore distopia, si potrà“vendere” l’illusione dell’immortalità, installando le memorie dei padri nei corpi dei figli. Il mito alchemico della trasmutazione si converte così nei progetti prometeici volti alla creazione di un uomo OGM, di un individuo geneticamente modificato che possa soddisfare le esigenze del potere: obbedienza, sottomissione, omologazione.
Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Oltre a numerose pubblicazioni su riviste digitali e cartacee, è autrice di numerosi saggi. È docente presso la Libera Università italiana degli Studi Esoterici “Achille D’Angelo – Giacomo Catinella” - Facoltà di Scienze Tradizionali ed Esoteriche della Saint Nicholas Moscow University
J.R.R. Tolkien - Il lungo sentiero tra Ombra e Luce di Paolo Battistel (I Quaderni del Bardo Edizioni) - Chi era J.R.R. Tolkien? Da dove nasce il mito che troviamo nelle pagine de Il Signore degli Anelli? È una semplice opera di fantasia come sostengono alcuni critici o affonda le proprie radici in altro? In questo testo l’autore mostra come Tolkien abbia ripreso e rielaborato gli antichi miti che insegnava nei suoi corsi universitari a Oxford per plasmare una mitologia primigenia e coerente: è da qui che prende forma la sua opera innovativa che vede tra i suoi modelli letterari il Beowulf. Paolo Battistel accompagna il lettore alla scoperta della trattazione del concetto del Male che, anche se incarnato da figure semidivine come Sauron e Melkor, si muove sul filo sottile tra il Male metafisico degli gnostici e il Male morale di Agostino. L�autore analizza inoltre cosa rappresenta l’Incantata Terra di Lorien nel pensiero di Tolkien e come il desiderio di raggiungere il Paradiso in Terra, cioè la terra degli dèi e degli elfi luminosi di ascendenza germanica, sia uno dei temi che ha mosso la ricerca di Tolkien fin dalla più giovane età. Il filologo di Oxford riporta nella spoglia dimensione dell’uomo contemporaneo, intrappolato in una società che soddisfa soltanto i suoi bisogni apparenti, il ritorno alla pienezza della dimensione del mito.
Paolo Battistel è laureato in filosofia con una tesi in Mitologia. Specializzato nello studio dei miti e delle leggende precristiane vanta la pubblicazione di diversi libri d’argomento storico e mitologico come Il dio cornuto, Il sangue di Caino e I figli di Lucifero. È autore della raccolta di fiabe occitane dal titolo Lu Barban, il diavolo e le streghe e del saggio storico Il mistero della Roccaforte dei Rosacroce. Collabora con la trasmissione televisiva di Italia 1 «Mistero» e con diverse riviste giornalistiche di settore. Ha una cattedra di Mitologia alla Libera Università Achille d’Angelo Giacomo Catinella a Lecce. Vive e lavora a Torino come scrittore ed editor.
Appunti per una fenomenologia dello spirito iniziatico di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni) Fratellanza, conoscenza, coscienza e iniziazione. Sono queste le parole chiave dell’ultima fatica dell’amico, scrittore ed editore Stefano Donno. Il punto di partenza dell’opera è una breve osservazione della situazione politica attuale che tocca ovviamente punti delicati e controversi: «È veramente possibile che il processo di autodistruzione della nostra civiltà sia veramente irreversibile e non ci sia più nulla da fare?» si chiede l’autore. La risposta, che trovate tra le pagine del libro, è un messaggio di forza e speranza che può fungere da esempio per tutti. Non è il momento di fuggire, di retrocedere di fronte ai mali del mondo, anzi, è proprio in questo momento che ci si deve fare forza e combattere, portando la Luce nel mondo per condividerla con gli altri Fratelli e Sorelle. (dalla prefazione di Enrica Perucchietti)
Stefano Donno (1975) si laureato nel 2005 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Nel febbraio 2013 ha ricevuto una Laurea HC in Juridical Science presso la Moscow University Sancti Nicolai. Ha pubblicato: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Lecce, 1999); Monologo (Copertino, 2001); Sliding Zone (Lecce, 2002); L’Altro Novecento - giovane letteratura salentina dal 1992 al 2004 (San Cesario, 2004); Ieratico Poietico (Nardò, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (con Sandro Ciurlia, Lecce, 2010); Corpo Mistico (Roma, 2010); Prezzario della rinomata casa del piacere (con Anna Chiriatti, Martignano, 2011); A Sud del Sud dei Santi a cura di Michelangelo Zizzi (Faloppio, 2013), Nerocavo (Copertino, 2014); Breve Commentario alla tavola Smeraldina (Lecce, 2017).