Culture

"Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio", dall'elogio del 'culo' all'arte

"Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio" di Luca Nannipieri (Ed. Aliberti). Elogio del 'culo', Belen Rodriguez e arte: un ritratto riconoscente e irriverente

Esce il 26 aprile, dopo essere stato in anteprima a "Tempo dei Libri" a Milano, il libro del critico d'arte Luca Nannipieri dal titolo "Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio", edito da Aliberti (12 euro, in libreria da maggio). Dalla difesa del patrimonio storico artistico nazionale e internazionale all'elogio del "culo", il testo di Nannipieri è una lettera serissima sull'arte e sulla bellezza, dedicata al più noto e controverso critico d'arte italiano, popolare personaggio televisivo.

Perché Vittorio Sgarbi "spiegato a mio figlio"? "I maestri si onorando spiegandoli ai figli. Bisogna essere loro riconoscenti, ma bisogna anche saperli superare e tradire quando è il momento. Questo è un libro riconoscente e irriverente perché da un lato racconta la grandezza di Sgarbi, gigante mediatico e icona dei nostri tempi, ma dall'altro va già oltre", spiega ad Affaritaliani.it Luca Nannipieri, che, tra il serio e il faceto, si definisce lui stesso "l'erede di Sgarbi. Lui non mi darà mai lo scettro. Me lo prenderò io".

Una figura poliedrica e popolare, quella di Vittorio Sgarbi, messa a confronto con quella di altre personalità che, nella storia, hanno salvato l’arte e la classicità da un mondo che voleva distruggerle o ignorarle. "Sgarbi cerca di accendere in noi il desiderio di bellezza che è eterno nell'uomo, come hanno fatto grandi nomi del passato che ora sono nella storia dell'arte e della filosofia, da Raffaello a Kandinsky, da Schiller a Chateaubriand. Ma penso soprattutto a Stendhal e Goethe, che tanto hanno esortato l'Italia a non disperdere il suo patrimonio di bellezza. Ed è questo quello che Sgarbi oggi sta facendo".

Sgarbi è "genio e incoscienza, forse l’unica persona in Italia in grado di essere al tempo stesso sindaco di un Comune sciolto per mafia, vicenda che seppellirebbe la carriera di chiunque, e autore di citazioni presenti negli esami di maturità nelle scuole, l'unico a riempire le sale in ogni città in cui tiene conferenze parlando d’arte. Vittorio Sgarbi sa rialzarsi e rinnovarsi sempre e questa sua eterna gioventù lo rende un maestro impareggiabile".

luca nannipieri
 

Infine, impossibile parlare di Sgarbi senza citare le sue innumerevoli provocazioni: "Ha capito che non esiste comunicazione senza scandalo. Tra i suoi gesti più clamorosi, ricordo la furiosa litigata tv con Mike Bongiorno, quando non aveva ancora quarant'anni, e quella volta che durante Sgarbi Quotidiani rimase in silenzio per 5 minuti, guardando la telecamera senza parlare. In tempi più recenti, lo abbiamo visto scatenato provarci con Belen Rodriguez al Maurizio Costanzo Show".

Su tutte, però, prevale l'"elogio del culo": "E' un testo di letteratura - conclude Nannipieri -. Sgarbi, senza mai usare la parola "lato B" o altri sinonimi, spiega tutti i motivi per cui il "culo" è il centro del nostro sguardo, che si tratti di una donna o di un affresco. Una lezione di filosofia ed estetica goliardica e allo stesso tempo favolosa".

L'AUTORE - Luca Nannipieri (1979) scrive sul quotidiano «Il Giornale» e sul settimanale «Panorama». Ha curato e condotto su RaiUno, al «Caffè di Uno Mattina», la rubrica “SOS Patrimonio Artistico”. I suoi saggi, sia in ambito accademico (volumi Politecnico di Milano) sia in ambito divulgativo (RAI Eri), sono incentrati sul rapporto tra patrimonio storico-artistico e comunità. Tra questi i due libri-pamphlet allegati al quotidiano «Il Giornale», Il soviet dell’arte italiana e L’arte del terrore, 2016; La bellezza inutile. I monumenti sconosciuti e il futuro della società (Jaca Book, 2011), Salvatore Settis e la bellezza ingabbiata dallo Stato (Ets, 2011), La cattedrale d’Europa. La Sagrada Familia(Edizioni San Paolo, 2012), Libertà di cultura. Meno Stato e più comunità per arte e ricerca (Rubbettino, 2013), L’Italia da salvare (Edizioni San Paolo, 2014), Arte e Terrorismo. Sulla distruzione islamica del patrimonio storico artistico (Rubbettino, 2015), Bellissima Italia! Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale (RAI Eri-Rubbettino, 2016), che ripercorre le denunce, le proposte e i viaggi fatti nella sua rubrica su RaiUno. È assessore alla cultura e all’istruzione a Cascina (Pisa)

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