Economia
Amazon conquista il Medioriente. Compra per un miliardo Souq.com
Souq.com è leader del commercio online mediorientale
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Jeff Bezos soffia il Medioriente al patron di Alibaba, Jack Ma. Nella sua strategia di espansione internazionale, il miliardario americano, il terzo uomo più ricco del mondo secondo l'ultima Forbes World's Billionaires con un patrimonio personale di quasi 73 miliardi di dollari, torna all'attacco del Medio Oriente e mette le bandierina sul promettente mercato che separa l'Europa e parte dell'Asia (le due aree, assieme agli States, dove l'e-commerce è più sviluppato), siglando un accordo per l'acquisto di Souq.com, la più grande società di vendite online dell'area. Gruppo per cui la quinta più grande azienda al mondo per capitalizzazione di Borsa (con 407 miliardi di dollari) aveva mosso le proprie avances già lo scorso anno, ritirandosi poi dal deal.
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I dettagli finanziari dell'operazione il cui closing, secondo quanto comunicato al mercato, dovrebbe arrivare entro la fine di quest'anno, non sono stati resi noti. In ogni modo, Amazon ha battuto la concorrenza della Emaar Mall, il colosso mondiale dei centri commerciali con base a Dubai, che aveva messo sul piatto 800 milioni di dollari.
L'acquisizione rafforza Amazon in un mercato in rapida espansione. Souq.com infatti è una società di acquisti online su base d'asta fondata nel 2005 in grado di attrarre, secondo quanto comunica sul proprio sito, oltre 23 milioni di visitatori al mese e di servire Paesi come gli Emirati Arabi, l'Egitto e l'Arabia Saudita. Un gruppo che, precisa una fonte vicina all'operazione, nel suo ultimo round di raccolta di capitali (a febbraio 2016 in cui ha rastrellato circa 275 milioni di dollari che ne hanno fatto la più grande internet company del Medioriente), è stato valutato un miliardo di dollari.
Prima di Amazon, Souq.com ha attirato l'interesse di grandi investitori come Standard Chartered Private Equity, International Finance Corp e Baillie Gifford, nonchè di alcuni hedge fund come Tiger Global Management e South African media company Naspers.
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Dopo il deal con il gruppo di giochi online in streaming Twich, comprato nel 2014 per 970 milioni di dollari, l'acquisizione di Souq.com rappresenta per Bezos la più grande operazione degli ultimi anni.
L'espansione all'estero di Amazon ha grandi margini di crescita visto che il 64% delle vendite online avviene ancora nel Nordamerica. Una frontiera che Bezos, oltre al su impegno a diversificare il business di una compagnia che nella propria mission ha la presunzione di diventare "l'azienda più cliente-centrica del Pianeta", sa di dover battere perché incalzato da temibili concorrenti, come il colosso cinese da 253 miliardi di capitalizzazione Alibaba.com. Colosso che vuole globalizzarsi abbassando la percentuale dei propri utili che dipende dal ricco mercato cinese (l'83%) e alzando fino al 50% quella di provenienza estersa, arrivando a servire anche i consumatori americani. Proprio in casa Amazon. In Medio Oriente, però, la prima bandierina è stata quella di Bezos.