Economia
Banca Intesa conferma 3 miliardi di dividendi e prende tempo su Generali
Generali: Messina, non siamo ancora al disegno della struttura dell'operazione. Il titolo Intesa corre a Piazza Affari
I conti e, soprattutto, le dichiarazioni di Carlo Messina sul dividendo convincono la Borsa che premia il titolo Intesa Sanpaolo dopo la diffusione al mercati dei numeri di bilancio 2016. Ca' de Sass chiude infatti l'anno fiscale con un utile netto di 3,1 mld euro, in crescita rispetto ai 2,7 mld registrati nel 2015. Se si escludono i contributi e gli altri oneri riguardanti il sistema bancario, l'utile sarebbe pari a 3,7 mld. I proventi operativi netti sono di 16.929 mn (-1,5% a/a), i costi operativi ammontano a 8.674 mln (-0,8% a/a), l'ammontare di accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attivita' e' pari a 422 mln (570 mln in 2015). Al 31 dicembre 2016 i crediti verso la clientela sono pari a 365 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 31 dicembre 2015. Il complesso dei crediti deteriorati ammonta a 29.767 milioni (-10% a/a).
Il flusso di nuovi crediti deteriorati provenienti da crediti in bonis e' in forte riduzione nel 2016 e che registra il valore piu' basso dalla costituzione di Intesa Sanpaolo: flusso lordo a 5,8 miliardi di euro, in diminuzione del 34% rispetto agli 8,7 miliardi del 2015, e flusso netto a 3,1 miliardi, in contrazione del 46% rispetto ai 5,7 miliardi del 2015; scende lo stock di crediti deteriorati: del 4,1% rispetto a settembre 2016 e del 10% rispetto a dicembre 2015 al netto delle rettifiche di valore, del 2,6% rispetto a settembre 2016 e del 7,9% rispetto a dicembre 2015 al lordo delle rettifiche di valore; riduzione dello stock di inadempienze probabili: del 6,8% rispetto a settembre 2016 e del 15,5% rispetto a dicembre 2015 al netto delle rettifiche di valore, rispettivamente del 5,9% e del 13,1% al lordo delle rettifiche di valore; riduzione dello stock di sofferenze: dello 0,8% rispetto a settembre 2016 e dello 0,5% rispetto a dicembre 2015 al netto delle rettifiche di valore, rispettivamente dello 0,5% e del 3,4% al lordo delle rettifiche di valore.
Il Common Equity ratio si attesta al 12,7% (13% a fine 2015), il Tier 1 ratio a 13,9% (13,8% a fine 2015) e 17% per il coefficiente patrimoniale totale (16,6% a fine 2015). La stima del common equity ratio pro-forma del Gruppo a regime e' pari al 12,9%, tenendo conto della proposta di dividendi. Il cost/income e' al 51,2% nel 2016, tra i migliori nell'ambito delle maggiori banche europee. Il leverage ratio al 31 dicembre 2016 e' pari a 6,3% applicando i criteri transitori in vigore per il 2016 e a 6% applicando i criteri a regime, valori tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei. Per quanto riguarda il quarto trimestre il risultato netto consolidato e' pari a 776 milioni di euro, rispetto a 628 milioni del terzo trimestre 2016 e a 13 milioni del quarto trimestre 2015. I proventi operativi netti sono di 4.172 milioni (+0,8% a/a), gli interessi netti ammontano a 1.748 milioni (-6% a/a), le commissioni nette sono pari a 2.018 milioni (+15,6% a/a), il risultato della gestione operativa si attesta a 1.816 milioni di euro, (-10,2% a/a), le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 1.174 milioni (917 mln 3* trim 2016 e ai 923 milioni del quarto trimestre 2015).
Il Cda ha deliberato di proporre alla prossima assemblea ordinaria la distribuzione di 17,8 centesimi di euro per azione ordinaria e 18,9 centesimi per azione di risparmio, per un totale di 3 mld euro. Intesa Sanpaolo conferma l'impegno alla distribuzione di dieci miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel Piano di Impresa, per il quadriennio 2014-2017. Per l'anno in corso e' atteso un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato lordo, con una riduzione del costo del rischio. "I risultati del 2016 rappresentano la conferma della capacita' della nostra banca di conseguire - in termini organici - risultati molto robusti anche in uno scenario molto meno favorevole rispetto a quanto previsto nel piano d'impresa", ha commentato il Ceo Carlo Messina.
"In un contesto di notevole complessita' abbiamo mantenuto i nostri impegni nell'erogazione di dividendi: distribuiremo 3 miliardi a valere sul 2016. Cio' consentira' di raggiungere la somma di 6,6 miliardi di dividendi assegnati ai nostri azionisti nei primi tre anni del piano, superando cosi' di 600 milioni la cifra prevista". Il numero uno di Intesa ha affrontato poi il tema Generali, argomento molto atteso dal mercato. "Il management esamina regolarmente le opzioni per la crescita non solo interna ma anche esterna: farlo è dovere del Ceo", ha spiegato Messina, precisando di voler chiarire la posizione dell'istituto sul dossier Generali prima di cominciare la conference call sui conti 2016.