Economia
Così le banche creano moneta dal nulla
Convegno "Banche e creazione di moneta" presso la Camera dei Deputati
Si è tenuto ieri a Roma, presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera, il convegno dal titolo "Banche e creazione di moneta. Un sistema insostenibile?", organizzato da dei Deputati del Movimento Cinque Stelle.
L'evento si è concentrato sul signoraggio e sulla creazione della moneta dal nulla uno dei cavalli di battaglia che da sempre anima lo spirito di Beppe Grillo e che molti vogliono connesso a sponde complottiste.
Erano state invitate anche le "imputate" e cioè gli istituti di credito e nello specifico Banca Intesa, la Banca Popolare di Milano e l'Abi ma, come riferiscono gli organizzatori, dopo un lungo tira e molla non sono venute dicendo che devono essere "terze" e neutrali la qual cosa non è piaciuta ovviamente ai grillini che ne hanno tratto altro materiale per dubbi e sospetti.
Gli organizzatori sono stati i Deputati Alessio Villarosa, Daniele Pesco e Carlo Sibilia, tutti membri della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
Tra gli interventi dei Parlamentari l'unico interessante è stato quello di Carlo Sibilia che si era preparato ed ha anche spiegato tecnicamente come funziona il fattore di moltiplicazione del credito in maniera chiara ed esaustiva.
Tra gli oratori "laici" gli unici interessanti per competenza e chiarezza sono stati Nino Galloni (figlio del ministro DC Giovanni) che qualche tempo fa fu in predicato di divenire Assessore al Bilancio per i Cinque Stelle al Comune di Roma in sostituzione di Minenna (poi fu fatto Andrea Mazzillo) (http://www.affaritaliani.it/politica/nino-galloni-sara-il-prossimo-assessore-al-bilancio-a-roma-441305.html), ma poi non se ne fece più nulla e Marco della Luna, avvocato e psicologo che ha spiegato come "Il Trattato di Maastricht non riserva alla Bce la creazione di moneta, ma testualmente l'emissione di banconote e il conio di monete".
Galloni, economista e membro del collegio dei sindaci Inps e Inail distingue, nel suo intervento, il periodo in cui la moneta aveva un valore intrinseco anche se occulto e parziale da quello a partire dal 1971, momento dal quale si operò un distaccamento "ufficiale" dalla convertibilità in oro (voluto dal Presidente Usa Richard Nixon) e che vive un grande sviluppo tecnologico da cui scaturiscono le attuali monete virtuali, come bitcoin. Esse hanno accentuato la crisi attuale e la commistione tra credito e Finanza favorita negli anni '90 proprio da Draghi e da Bill Clinton.
Segue anche una pregevole ricostruzione di come si sono formati i primi istituti di credito nel medioevo.
Soporifero e insostenibile invece l'intervento del professor Assgeir B. Torfason che lamenta la scarsa qualità della contabilità bancaria anche se non a livello di quello di Nicoletta Forcheri, ricercatrice del "Centro Studi Monetari" che se la prende con il fatto che la banca non presta altro che una scrittura contabile e questo per lei è il vero difetto di origine della contabilità. La relatrice si impappina spesso sulle parole e continua con citazioni avventurose di Fra Luca Pacioli (il creatore della partita doppia) e addirittura del paradosso del mentitore che con le banche non c'entra assolutamente niente.
Tra i relatori anche Alessandro Govoni, CTU tribunale di Cremona e Fabio Conditi Presidente Associazione "Moneta Positiva".
Nell'auditorium si segnala un saltellante Di Battista che non lesina con atteggiamenti piacioni selfie con i sostenitori in fuga dalla Forcheri.
Intervista a Nino Galloni
D: Poi non ce l'hai fatta a diventare Assessore a Roma?
R: Io non volevo fare l'Assessore sono stati i Cinque Stelle a chiedermi la disponibilità ed io ho accettato.
D: Ma sei ancora vicino a Grillo?
R: Mi occupo di economia e quando si fanno iniziative interessanti mi chiamano ed io vengo.
D: Quindi, nonostante la delusione, frequenti ancora il Movimento?
R: Non faccio parte dei Cinque Stelle ma ho molti amici.
D: Ma quale ricetta proponi per uscire dalla crisi?
R: Ricette neo - kenesyane che sono per lo sviluppo mentre i miei nemici non vogliono lo sviluppo economico.