Economia
Bankitalia, Dini ad Affari: "Renzi non rispetta le istituzioni. Grave errore"

L'ex presidente del Consiglio e direttore generale della Banca d'Italia Lamberto Dini, intervistato da Affaritaliani, interviene sul tema della mozione del Pd
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
"Renzi ha commesso un gravissimo errore, che pagherà personalmente in termini di perdita di consenso. Un errore che accelera il declino politico del segretario del Pd". Lo ha affermato ad Affaritaliani.it Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio e direttore generale della Banca d'Italia, intervistato sulla mozione parlamentare del Pd su Via Nazionale. Secondo Dini, "non si agisce così verso le istituzioni del Paese ed è ben noto che Renzi non ha alcun rispetto nei confronti di queste".
L'INTERVISTA

Come ha valutato la mozione parlamentare del Pd sulla Banca d'Italia?
"Prima di tutto, si tratta di un atto voluto dal segretario del Pd Matteo Renzi che ha fatto un grave errore, errore che ne accelererà il declino. Nella nomina del governatore della Banca d'Italia, il Parlamento non ha alcun ruolo. E' una nomina che riguarda il Governo, il Consiglio superiore della Banca d'Italia e il Presidente della Repubblica, che deve firmare il decreto. Non è previsto alcun ruolo da parte del Parlamento. Ripeto. Procedendo in questo modo, Renzi ha commesso un gravissimo errore personale".
E quindi?
"L'errore verrà pagato da lui stesso, in termini di ulteriore perdita di consenso, un errore che accelererà il suo declino politico".
Cosa farà ora il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni? Andrà avanti anche se non ha l'appoggio politico del suo partito, che è anche il principale del Parlamento?
"Questo non lo so. E' un qualcosa che deve decidere Gentiloni, perché anche lui è stato colto di sorpresa. Non credo sia stato neppure informato. Ho visto quanto è stato dichiarato dall'ex segretario del Pd Walter Veltroni".
Una dichiarazione molto critica...
"Esatto. Estremamente critica nei confronti del segretario attuale. Si direbbe quasi che medita vendetta. Non si agisce così verso le istituzioni del Paese e Renzi è ben noto per non aver alcun rispetto nei confronti di queste. Gentiloni deciderà quello che vuol fare. Però, se ascolterà quanto affermato dal Presidente della Repubblica, farà in modo che quella mozione non ci sia mai stata. Atto che, in ogni caso, è stato fuori luogo".
Ci sono state, secondo lei, delle responsabilità dell'organo di vigilanza della Banca d'Italia nei vari crack bancari che ha subito il Paese in questi ultimi anni?
"Sul punto è stata messa in piedi una commissione parlamentare d'inchiesta. In quella sede, la Banca d'Italia dirà ciò che non può spiegare pubblicamente, perché è sotto riserva d'ufficio. In quella sede, alzerà il velo su tutta l'azione che ha svolto nell'attività di sorveglianza bancaria, cose che oggi non sappiamo. E' una commissione d'inchiesta che ha poteri giudiziari. Aspettiamo che valuti tutti gli atti depositati dal governatore, dopodiché potrà rivelare cose che finora sono riservate d'ufficio".